“Da mesi il dibattito amministrativo e politico si è impantanato su una nuova piscina che in una città come Modena dovrebbe rappresentare al massimo l’ordinaria amministrazione. In Giunta si è talmente persa la capacità progettuale di lungo respiro che ciò che sarebbe una notizia di rilievo nemmeno in un quartiere di una città media, sotto la Ghirlandina arriva a monopolizzare l’attività politico istituzionale ed il dibattito interno all’amministrazione. Sicuramente anche in questo caso la Giunta Pighi non ha brillato ma non stiamo parlando di un grande passaggio autostradale o di una metropolitana oppure di un grande museo dell’automobile o di un nuovo piano casa o comunque di un progetto capace di cambiare il volto della città. A sinistra stanno litigando ferocemente di una piscina che non inciderebbe sul futuro delle città e che stando ai precedenti di una giunta incapace di realizzare i progetti promessi, non vedrà nemmeno la luce. Se da un lato questa situazione surreale fa emergere la crisi profonda e strutturale del Pd, dall’altro ci fa interrogare sul fatto che una volta finita questa esasperante telenovela, ci troveremo nuovamente di fronte ai grandi progetti mai realizzati e alle vere necessità di una città dal sapore sempre più crepuscolare che sta subendo una profonda trasformazione alla quale le forze politiche che la governano da oltre sessanta anni non sono in grado di dare risposte adeguate”.
Bacchetta così la Giunta comunale intervenendo nel dibattito sul progetto della costruzione di una piscina al parco Ferrari a Modena il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni.
“A Modena l’Amministrazione di sinistra si blocca perché non è in grado di mettersi d’accordo nemmeno sul progetto di una vasca. E’ uno scenario che prefigura una città senza futuro, condannata ad un lento ma inesorabile declino. Del resto la smilza e vuota relazione al bilancio 2011-2013 del sindaco Pighi rappresenta la punta di diamante di una classe dirigente incapace di guardare avanti che ha esaurito da tempo il proprio ciclo politico”.