Si è insediato in memoria di Giuseppe Soncini, nel ventennale dalla scomparsa, il sindaco Delrio: “Il suo impegno ha molto da insegnarci per le vicende di oggi” – Il tavolo, promosso e costituito ad ora da Comune di Reggio Emilia, Boorea, Istoreco, Arci solidarietà e Reggio nel Mondo, sarà allargato a tutti coloro che nel Reggiano si occupano dell’Africa, dal Centro missionario alle imprese – Un 2011 ricco di iniziative per rafforzare le relazioni tra Reggio e il continente africano – Prossimo il gemellaggio con la città di Pemba.
Lunedì 4 aprile ricorre il ventennale della morte di Giuseppe Soncini, l’assessore comunale reggiano che ha rappresentato un punto di riferimento a livello nazionale per i progetti di cooperazione decentrata con i popoli dell’Africa Australe ed è stato uno dei principali promotori, per la nostra città, delle relazioni internazionali e dei gemellaggi che Reggio ha avviato tra gli anni ’70 e la fine degli anni ’80. In occasione di questo anniversario, per ricordare la figura di Soncini e proseguire l’impegno di una intera generazione che fece della solidarietà internazionale uno dei tratti distintivi della propria militanza politica e civile, il Comune di Reggio in collaborazione con Reggio nel mondo promuove per il 2011 una serie di iniziative finalizzate a valorizzare e rafforzare le relazioni tra la nostra città e il continente nero.
Tra queste la nascita di un tavolo di coordinamento Reggio-Africa che si è insediato venerdì 1° aprile in Municipio per estendersi ai diversi soggetti della città per coordinare le iniziative che ogni anno vengono realizzate con l’Africa: scambi, gemellaggi, progetti di cooperazione e culturali, iniziative economiche. Obiettivo è infatti realizzare forme di consultazione e scambio di esperienze anche al fine di valutare, di volta in volta e su specifiche iniziative, i possibili ambiti di collaborazione tra i soggetti che operano con l’Africa. Ne fanno parte per ora il Comune di Reggio Emilia, Boorea, Istoreco, Arci solidarietà e Reggio nel Mondo, ma l’adesione è aperta a tutti coloro – enti, associazioni e centri – interessati a promuovere le relazioni con l’Africa.
Il sindaco Graziano Delrio, che ha presieduto il tavolo, afferma: “L’impegno di Giuseppe Soncini per l’Africa ha molto da insegnarci oggi nelle nostre vicende quotidiane. Oggi come 30 anni fa, la sfida dell’Africa è quella dell’uguaglianza, dell’indipendenza e della democrazia. Con Soncini Reggio Emilia divenne ambasciatrice di pace, di diritti e di liberazione in Africa, contribuendo a creare nuove opportunità e più autonomia per la società civile. Oggi siamo davanti alla stessa sfida, ma aggiornata al mondo globale. Mi auguro che questo tavolo possa allargarsi a tutti coloro che nel Reggiano promuovono forme di amicizia e collaborazione con l’Africa, sul piano economico, culturale e sociale: penso in primo luogo al Centro missionario diocesano e a Reggio nel mondo, come alle imprese che stanno impegnando capitali in quel continente e alle associazioni dei cittadini africani presenti in città, per avviare come comunità un dialogo più costruttivo e di scambio di conoscenze”.
Al tavolo con il sindaco, al quale era stata invitata Bruna Ganapini Soncini moglie di Giuseppe Soncini, erano presenti tra gli altri l’assessore alla Cultura Giovanni Catellani, Ildo Cigarini presidente di Boorea con il direttore Stefano Campani, Serena Foracchia amministratore delegato di Reggio nel mondo, Nando Rinaldi direttore di Istoreco, Riccardo Faietti di Arci Solidarietà.
Quanto alle iniziative di quest’anno, venerdì 29 e sabato 30 aprile, in occasione di due giorni di attività a sostegno della candidatura delle donne africane al premio Nobel per la Pace, sarà a Reggio Emilia l’ambasciatrice del Sudafrica in Italia Thenjiwe Mtinsto, attivista politica che ha iniziato la sua militanza nel 1976 nella struttura in esilio dell’African National Congress. Divenuta una delle più strette collaboratrici di Biko, Thenjiwe Mtinsto è stata vittima di arresti e costretta all’esilio. Nel 1992 ha partecipato ai negoziati di Codesa, Convenzione per il Sudafrica democratico, facendo parte del Comitato esecutivo. Nel 1994, alle prime elezioni democratiche in Sudafrica, viene eletta in parlamento ed è membro del Comitato esecutivo nazionale dell’African National Congress, di cui dal 1998 al 2002 diviene vice Segretario generale dell’Anc. Dal 2003 al 2008 è ambasciatrice della Repubblica del Sudafrica a Cuba e dal dicembre 2008 in Italia. La Mtinsto sarà a Reggio in occasione delle attività della rassegna “Primavera Donna”.
Nel corso del 2011 avverrà inoltre la firma del patto di gemellaggio con Pemba, la città mozambicana con cui Reggio vanta un legame di amicizia quarantennale che viene istituzionalizzato proprio con la firma di questo nuovo patto. Pemba sarà la seconda città africana gemellata con Reggio Emilia, dopo la sudafricana Polokwane, capoluogo della regione del Limpopo, legata alla nostra città dal 2004.
A maggio avrà invece inizio “Educa”, il progetto a sostegno delle tematiche educative che vede come capofila il Comune di Reggio Emilia con la collaborazione di Reggio Children, Gvc, la municipalità di Pemba e la municipalità di Belo Horizonte. “Educa” prevede l’attivazione di laboratori e attività educative nella fascia zero-sei anni a Pemba e Belo Horizonte, la documentazione e la restituzione delle attività sarà curata da Comune di Reggio Emilia e Reggio Children. Il progetto di durata quadriennale ha ricevuto un finanziamento della Commissione Europea di oltre un milione di euro convalidando un’esperienza di cooperazione trilaterale Africa-America Latina-Europa (Mozambico-Brasile-Italia).
A settembre l’Africa andrà invece in scena allo Spazio Gerra in una mostra che coinvolgerà alcuni dei più importanti giovani fotoreporter che operano in diverse zone di guerra nel continente africano. Tra questi Mohamed Dahir, fotografo somalo vincitore del premio Bayeux Calvados promosso da Reporters sans Frontières, il più importante premio mondiale per il fotoreportage di guerra. Dahir lavora per la France Press. Le sue fotografie, che ritraggono gli Shabaab, i giovani combattenti delle milizie islamiche, i soldati governativi, i pirati che assalgono le navi nell’Oceano indiano ma anche le scene dei campi profughi e della vita quotidiana in un contesto sconvolto dalla guerra, sono state pubblicate dai più importanti quotidiani e organi di informazione del mondo. La mostra, che inaugurerà il 17 settembre, sarà accompagnata da incontri con fotografi, giornalisti ed esperti di geopolitica. È promossa dal Comune di Reggio Emilia e Boorea.
Il patrimonio di immagini, documenti, pubblicazioni e produzioni che documentano i 40 anni di legame e scambio tra la comunità reggiana e quella africana sarà raccolto in un archivio storico gestito da Istoreco che avrà sede presso i chiostri di San Domenico. Il primo passo per la realizzazione dell’archivio sarà l’acquisizione di tutti i materiali originali del Comune di Reggio Emilia. L’attivazione dell’archivio nasce anche grazie alle sollecitazioni delle rappresentanze diplomatiche che hanno più volte avanzato richiesta formale di usufruire dei materiali per la produzione di mostre e pubblicazioni sulla storia delle relazioni tra l’Italia e i paesi dell’Africa australe.
Giuseppe Soncini, il cui anniversario della morte ricorre lunedì 4 aprile, nasce il 26 aprile 1926 e muore il 4 aprile 1991 a Reggio Emilia. Iscritto al Pci fin dal 1944, fu responsabile del Comitato di fabbrica delle Officine Meccaniche Reggiane negli anni ’50. Fu presidente dell’Associazione regionale ospedaliera dell’Emilia-Romagna, vice presidente della Federazione italiana ospedaliera, dal 1969 al 1975 fu presidente dell’Arcispedale Santa Maria Nuova dove organizzò i primi interventi di assistenza sanitaria con i popoli africani. Nel 1975 divenne Assessore del Comune di Reggio Emilia avviando numerosi progetti di sensibilizzazione, cooperazione decentrata e relazioni internazionali per l’affermazione dei diritti di autodeterminazione dei popoli.
Info: per ulteriori informazioni sui progetti e sul tavolo di coordinamento è possibile contattare Reggio nel Mondo – che si occupa del coordinamento delle attività promosse dal Comune di Reggio Emilia sul tema delle relazioni internazionali – al tel. 0522.541739, sito internet www.reggionelmondo.it.
Il Comune di Reggio Emilia e l’Africa, 40 anni di storia
Il rapporto tra Reggio Emilia e l’Africa ha origini lontane: il confronto tra la comunità reggiana e quella africana nasce negli anni ’60, prima come solidarietà sanitaria e in seguito come rapporto di cooperazione decentrata che coinvolge gli enti locali e la società civile del territorio in una serie di azioni rivolte ai paesi africani.
Negli anni ’70 Reggio ha avuto un ruolo di primo piano a livello internazionale nella promozione dei movimenti di lotta al colonialismo e alla segregazione razziale. Il 24 e 25 marzo del 1973 al teatro Valli si tenne la “Conferenza di solidarietà contro il colonialismo, l’imperialismo e per la libertà e l’indipendenza dell’Angola, della Guinea Bissau e del Mozambico” alla presenza dei maggiori leader africani, compreso il futuro presidente del Mozambico Samora Machel. Grazie all’impegno di Giuseppe Soncini e di tanti cittadini che hanno voluto impegnarsi per i popoli africani, il Comune costituì il “Comitato unitario per l’amicizia, la cooperazione e la solidarietà con i popoli”.
Il 2 luglio 1975 l’allora sindaco Renzo Bonazzi firmò il patto di amicizia e di cooperazione culturale con la città di Pemba (Mozambico). Il presidente mozambicano Samora Machel venne in visita ufficiale nella nostra città nel 19891 per ringraziare Reggio per l’impegno profuso nei confronti della comunità mozambicana.
La nostra città il 26 giugno 1977 siglò un “patto di solidarietà” con il movimento antiapartheid dell’African National Congress, il movimento di liberazione per la creazione di un Sudafrica unito e democratico fondato da Nelson Mandela, Oliver Tambo e Walter Sisulu. Nel 1978, in occasione dell’anno internazionale contro l’Apartheid indetto dall’Onu, a Reggio ebbe sede la “Conferenza Nazionale di solidarietà per l’indipendenza e la sovranità dei popoli dell’Africa australe contro il colonialismo, il razzismo e l’apartheid”. Al teatro Municipale di Reggio Emilia intervennero tra gli altri: Oliver Tambo, presidente dell’Anc, Sam Nujoma, presidente della Swapo della Namibia e Iosian Chinamano, per il Patriot Front dello Zimbabwe. Dopo la conferenza di Reggio Emilia, gli ospiti furono accolti a Roma dal presidente della Repubblica Sandro Pertini e da Papa Giovanni Paolo II.
A partire dal 1978 il Comune di Reggio Emilia pubblicò l’edizione in lingua italiana dell’organo ufficiale dell’African National Congress, il periodico “Sechaba”, e nel 1982 il primo libro di Nelson Mandela tradotto in lingua italiana: “La lotta è la mia vita”. Queste pubblicazioni ora sono conservate nelle sezioni storiche delle biblioteche di tutto il mondo.
Nel 1985, in occasione della II° Conferenza internazionale dell’Anc svolta in Zambia, la città di Reggio Emilia venne dichiarata “forza costituita contro il regime dell’Apartheid” (fu l’unica città europea menzionata). In quel periodo Oliver Tambo intrattenne una fitta corrispondenza con il sindaco di Reggio Emilia Ugo Benassi e con l’assessore Giuseppe Soncini.
Nel 1987 Reggio Emilia conferì la cittadinanza onoraria a Albertina Sisulu, una delle rappresentanti dell’Anc e moglie di Walter, “compagno di ergastolo” di Nelson Mandela, e al vescovo Desmond Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984.
Due strade di Reggio Emilia vennero dedicate alla lotta contro l’apartheid: via Alberth Luthuli e via Martiri di Soweto. Nella nostra città negli ultimi decenni sono passati grandi leader e personalità del mondo africano: Sam Nujoma presidente della Namibia, Marcelino Dos Santos, Joaquim Chissano, Albertina Sisulu, Steven Gawe, Miriam Makeba.
Il 27 aprile 1994 in Sudafrica si tengono le prime elezioni democratiche. Il 10 maggio 1994 Reggio Emilia è l’unica città invitata alla cerimonia di insediamento di Nelson Mandela alla Presidenza del Sudafrica.
Dal 2000 le relazioni internazionali con i partner africani sono state affidate dal Comune a Reggio nel Mondo attraverso la promozione di progetti di cooperazione decentrata, iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento del territorio, realizzazione di convegni internazionali, supporto alle relazioni economiche con il continente africano. La formalizzazione del patto di gemellaggio con una città del Sudafrica avviene nel 2004 con Polokwane capoluogo della Regione del Limpopo. La collaborazione con il Sudafrica nell’ultimo quinquennio si è caratterizzata nella promozione delle imprese locali e da scambi nel settore dell’agro-industria.
Le attività con il Mozambico proseguono con scambi e progetti di cooperazione decentrata, la delegazione di Pemba è invitata ogni cinque anni ai Giochi internazionali del Tricolore, la partecipazione nelle ultime due edizioni è stata possibile grazie a un contributo di Legacoop. Dal 2003 il legame tra le due città si rafforza grazie all’impegno del Comune di Reggio a intervenire con azioni nel campo della sanità, delle condizioni di igiene ed approvvigionamento idrico, di alfabetizzazione e sviluppo culturale di Pemba. In questi anni sono infatti stati realizzati, grazie anche all’attivazione di finanziamenti esterni (Regione Emilia-Romagna, Nazionale Cantanti, Anpi), pozzi nel villaggio di Chiuba che hanno contribuito a migliorare le condizioni di salute della popolazione, dei bambini in particolare, e dato protagonismo alle donne, che sono custodi delle chiavi dei pozzi.
Inoltre, con il sostegno di Arci, delle Circoscrizioni comunali, dei Centri sociali e di privati cittadini (da menzionare l’esempio di Tullio Bellelli che ha donato 10.000 euro), è stato potenziato il Centro di salute-Centro maternità Eduardo Mondlane presso cui sono stati attivati progetti legati al tema dell’Aids e in particolare alla prevenzione della trasmissione di madre in figlio del virus, un centro che è oggi punto di riferimento nella città di Pemba. Sono stati attivati scambi tra le scuole, in particolare quella di Gavasseto e quelle mozambicane, e contribuito allo sviluppo dei servizi pubblici locali, soprattutto nel campo dei trasporti e nel lavoro con i giovani. Nel 2008, in occasione delle Giornate Europee dello sviluppo la Commissione Europea ha selezionato la relazione di amicizia fra il Comune di Reggio Emilia e la città di Pemba tra quelle da promuovere e sostenere per favorire ulteriormente lo scambio e la collaborazione tra paesi con differenti condizioni politiche ed economiche.
REGGIO E LA COOPERAZIONE DECENTRATA
Il ruolo di Reggio Emilia è riconosciuto a livello nazionale e internazionale, in particolare il sito del Ministero degli Affari Esteri Italiano documenta con queste parole il ruolo della nostra città nell’affermazione della cooperazione decentrata: “Alcune autonomie locali italiane, soprattutto piccoli comuni, hanno iniziato attività di cooperazione internazionale già negli anni ’60 del secolo scorso. Per lo più si trattava di piccoli interventi di solidarietà, sostenendo l’opera di associazioni terzomondiste o di missionari del proprio territorio. Il primo esempio di cooperazione più strutturata fu forse quello che in quegli anni avviò il Comune di Reggio Emilia nel Nord del Mozambico, per lo sviluppo e la governabilità territoriale delle cosiddette “zone liberate” dal FreLiMo (Frente de Libertação do Moçambique)”.