In relazione alla complessa vertenza sindacale apertasi nelle due aziende sanitarie pubbliche ”la Provincia deve attivare iniziative di mediazione fra le parti per giungere in breve ad una soluzione soddisfacente per tutti e principalmente per la comunità reggiana, continuando così ,come in recenti altre soluzioni, quella azione istituzionale di concertazione sociale assai apprezzata dalla opinione pubblica provinciale”. E’ impegno richiesto con un ordine del giorno presentato dal capogruppo dell’Udc in Consiglio provinciale, Mario Poli.

“Il sistema sanitario provinciale, imperniato essenzialmente sulle due aziende pubbliche Usl e Asmn e, a complemento, anche sulle strutture sanitarie private, viene giudicato dalla cittadinanza reggiana in termini più che positivi. Questa organizzazione sanitaria di buon livello, anche se tuttora migliorabile in alcune croniche criticità, tempi di attesa e tempi del Pronto soccorso, è il risultato dell’impegno di tutti gli addetti ai lavori, dirigenza medica e amministrativa, infermieri, operatori sanitari, che con un efficace lavoro di sistema hanno portato lustro alle aziende sanitarie e a ottenere per il Santa Maria il riconoscimento di Ircss”, si legge nel documento di Poli, preoccupato per i contraccolpi delle vertenza sindacale in corso che potrebbero “sminuire la qualità del servizio e della programmazione sanitaria delle aziende in questione”.

“Da parte delle organizzazioni sindacali di settore, si rivendicano adeguati riconoscimenti economici per tutti e, soprattutto, il rispetto degli orari di lavoro, di base 36 ore settimanali – afferma ancora Poli – Il ricorso al lavoro straordinario deve essere legato a situazioni o eventi eccezionali, e non può diventare strumento di ordinaria programmazione, altrimenti va oggettivamente e concretamente ad ostacolare un percorso di nuove assunzioni, necessarie per le centinaia di giovani laureati in scienze infermieristiche soprattutto nel nostro territorio”.