Più economico, più resistente, più riciclabile. Solo alcuni dei fattori che entrano in gioco nella scelta del materiale più adatto a realizzare un certo prodotto. Ma come si fa a trovare il migliore quando si ha a disposizione un database di oltre 3600 elementi? Ci pensa una nuova metodologia che Democenter-Sipe presenterà nell’incontro “Metodologia di scelta dei materiali per la progettazione di un prodotto”, previsto per il 12 maggio – dalle 17 alle 19 – alla Facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari (via Vignolese 905) .

“La scelta del materiale è fondamentale nella fase di progettazione di un prodotto” commenta il presidente di Democenter Alberto Mantovani; “variabili quali resistenza, economicità, leggerezza o tecnologia di produzione incidono infatti sulle caratteristiche e sul costo del prodotto finale, andando così a determinarne il successo sul mercato”.

La metodologia scientifica presentata, assistita da calcolatore, consente alle aziende di poter scegliere in maniera obiettiva il materiale più indicato per l’applicazione di interesse, una volta individuati gli obiettivi di progetto. Ma su quali criteri si basa? Il punto di partenza è capire a cosa servirà il prodotto finale, per poter stabilire quali sono le caratteristiche irrinunciabili che il materiale deve avere, i cosidettti vincoli. Si passa così a scartare i materiali che non possiedono le caratteristiche necessarie per l’applicazione di interesse. Il passaggio successsivo è l’ordinamento dei materiali rimasti, sulla base di quanto rispondono all’obiettivo individuato; i primi classificati saranno i candidati ideali. La fase finale è quella della ricerca di informazioni – possono essere articoli scientifici o casi pratici di applicazione – che vadano a supportare la scelta di un materiale piuttosto che un altro. In questo modo si ha la possibilità di gestire un database molto esteso, contenente i dati dei materiali e dei processi attraverso cui è possibile trasformarli.

A dare la propria testimonianza sarà la Dini Argeo srl, azienda modenese specializzata nella produzione di bilance industriali, che ha applicato il metodo innovativo per trovare un materiale che permettesse di alleggerire un sistema di pesatura mobile. “La scelta congiunta di materiali e processo – commenta Alessandro Mattioli di Dini Argeo – ha permesso di individuare un compromesso ottimale tra costi di produzione e riduzione di peso, senza rinunciare alla resistenza, alla riciclabilità del prodotto e alla gradevolezza estetica”.