64 nuovi posti nei servizi per la prima infanzia. È questo il risultato concreto dell’ultima tranche di finanziamenti regionali, gestiti dalla Provincia, che permetteranno di sostenere 16 interventi di ampliamento e ristrutturazione distribuiti su tutto il territorio provinciale. La decisione, presa dalla Giunta, comporta l’erogazione di 503mila euro complessivi.
Questi gli interventi finanziati promossi dai privati, per un importo complessivo di 223mila euro: “Educatrice Domiciliare “Baby Band” di Bibbiano; istituto “Maria Ausiliatrice” scuola dell’infanzia paritaria con sezione di nido aggregata di Bibbiano; parrocchia di “S. Pietro Apostolo” di Barco di Bibbiano; parrocchia “Santa Maria Assunta” di Puianello di Quattro Castella; parrocchia di Pieve Modolena, Reggio Emilia; spazio educativo “Anacleto” di S. Polo d’Enza.
Sono invece 10 i progetti presentati dai comuni che verranno finanziati per complessivi 280mila euro: comune di Boretto; comune di Canossa; comune di Correggio; comune di Guastalla; comune di Luzzara; comune di Quattro Castella; istituzione Scuole e Nidi Comune di Reggio Emilia; comune di Rolo; comune di S. Martino in Rio e comune di Villa Minozzo.
“Ancora una volta finanziamenti regionali, gestiti dalla Provincia nella sua azione di coordinamento delle politiche educative – ha commentato l’assessore all’istruzione Ilenia Malavasi – permettono di sostenere 16 interventi, di cui 10 proposti da soggetti pubblici e 6 da soggetti privati, come risposta ai diritti dei bambini e alle esigenze delle loro famiglie. Si tratta di ristrutturazioni, ampliamenti, acquisti di arredi, che permettono di migliorare ulteriormente le sedi e di conseguenza l’accoglienza e la permanenza dei bambini in asili ancora più belli e più sicuri. Un grande sforzo economico che permette di dare risposta a 64 nuovi posti”.
“E’ giusto però sottolineare come i 10 interventi pubblici prevedono contributi per 280.000 Euro che generano risorse per complessivi 540.000 – ha proseguito l’assessore – mentre i 6 interventi privati vedono contributi per 223.000,00 che comportano una spesa complessiva di 448.000. Si tratta di sforzi molto importanti e di investimenti che possono contribuire in questo momento alla nostra economia, specie in quel settore edile ancora tanto in difficoltà, a causa della crisi economica in atto.
L’analisi di questo dato è comunque molto chiara: generano più risorse e fanno più investimenti i soggetti privati rispetto agli enti locali. Si tratta della conferma dello stato di difficoltà e di rigidità fiscale in cui si trovano oggi gli enti locali, che o non hanno le risorse sufficienti per la parte di cofinanziamento per coprire gli investimenti che sarebbero necessari per rispondere alle esigenze dei propri cittadini o hanno i bilanci bloccati e ingessati a causa del patto di stabilità. Si tratta di una situazione assurda, ci troviamo nel paradosso di non poter dare risposte ai cittadini, pur avendo risorse pubbliche a disposizione”.
“Per aiutare i nostri comuni – ha concluso l’assessore – abbiamo deciso di accantonare i fondi residui ammontanti a 700.000 Euro che possono generare risorse almeno fino a Euro 1.400.000 per un fondo anti-crisi, come azione di aiuto e sostegno alle famiglie e di abbattimento delle rette dei servizi. Vogliamo continuare in un impegno già iniziato, poiché le famiglie hanno diritto ad avere delle risposte anche in un momento di crisi come questo, con servizi flessibili ed accessibili”.