“Ora la palla è in mano alla Regione. Dopo le osservazioni della direzione regionale per i bene culturali e paesaggistici mi auguro che la Giunta Errani voglia cambiare il proprio atteggiamento che fino ad oggi è stato solo quello dell’imposizione. Un modo di comportarsi che ha trovato dei colpevoli complici nei primi cittadini di sinistra che hanno piegato la testa senza fiatare di fronte ai diktat del partitone. Se vuole avere un atteggiamento collaborativo, per il bene del territorio, si deve valutare un tracciato realmente alternativo. Far paventare come afferma il Pd che aprire una discussione sull’ipotesi di tracciato alternativo rispetto a quella imposto dalla Regione, significhi non fare nulla, serve a disinformare i cittadini. La Regione ha già tardato 30 anni. Oggi non può certo dare lezione sui tempi. Si può spostare il tracciato e far partire lavori senza aspettarne altri 30 se c’è la volontà politica della sinistra che governa i nostri territori. La verità è che fino ad oggi a sinistra non c’è mai questa volontà. Si è proceduto incuranti di tutto e tutti perché è già stato deciso tutto. Continuerò ad agire perché il tracciato della Cispadana stia fuori dai centri abitati. C’è la possibilità di lavorare per questo. E’ un’occasione che va sfruttata fino in fondo. Ora sta solo ad Errani e compagni fare la cosa giusta per il bene della bassa modenese”.

Lancia la sfida alla sinistra a modificare il tracciato della Cispadana nel tratto della provincia di Modena il Consigliere regionale del Popolo della Libertà Andrea Leoni.