Comprendo la particolarità del momento politico di Sassuolo, le tensioni e i conflitti, le frustrazioni, i risentimenti e quant’altro affolla lo scenario della politica sassolese del centro-destra, ma non intendo essere indifferente alla scelta fatta dai miei amici, Gottardi e Gandini, né tanto meno passare come un “ispiratore occulto” di tali scelte, come è stato indicato sulla stampa nei giorni scorsi.

Personalmente mi dispiace doverlo sempre sottolineare, ma questo è probabilmente il drammatico epilogo di un sogno infranto per colpa di un “Guru” incapace di adattarsi alla logica della sintonia-armonia della coalizione di maggioranza.

Ai due ex-leghisti mi lega una forte amicizia e stima, anche se non condivido questa loro scelta di abbandonare la Lega per andare nel gruppo misto. Serve coerenza, che ribalti le attuali logiche di funzionamento del sistema del centro-destra, anziche’ difenderle probabilmente per interessi personali di POCHI FORTUNATI, amici di bottega del “Guru”.

Una maggioranza di governo non puo’ rimanere solida e compatta quando c’è un “Guru” che cerca probabilmente di delegittimare e/o defenestrare i vari leader di parrocchia.

La mia delusione è fortissima soprattutto quando penso alla campagna elettorale vittoriosa del 2009 riguardo ai punti cardini del programma ed all’unita’ d’intenti della coalizione.

La lealtà con i propri elettori e/o cittadini sassolesi, deve essere un pane che si mangia tutti i giorni e non a giorni alterni , altrimenti si rischia la fame e il destino avverso.

Qualcuno deve assumersi le sue dovute responsabilita’ di cio’ che è avvenuto e rendersi conto che è venuto meno ad un patto elettorale.

E’ urgente allora cambiare paradigma, assumere la responsabilita’ politica di trovare una via alternativa di collaborazione tra gli attori protagonisti, dato che è una grande sfida che dobbiamo noi tutti accettare e perseguire senza deleghe in bianco per nessuno, “Guru” compresi.

(Mauro Guandalini, Segretario della Lega Nord di Sassuolo e Consigliere Comunale)