La Golden Lady chiude lo stabilimento OMSA di Faenza per continuare ad arricchirsi in Serbia. Non rispetta l’accordo firmato al Ministero il 18 febbraio scorso che prevede il proseguo della produzione ancora esistente e la riconversione e rioccupazione delle lavoratrici; ad oggi quelle in forza sono ancora 240.
E’ l’arroganza di un grande gruppo e di una proprietà, Nerino Grassi, che ha deciso di ridurre drasticamente la sua presenza in Italia; infatti, anche negli stabilimenti di GISSI (CH) e di BASCIANO (TE) sono in discussione centinaia di posti di lavoro e si prospetta il rischio chiusura come è avvenuto un anno fa allo stabilimento OMSA di Faenza. Una proprietà che rifiuta il confronto col sindacato e non rispetta le stesse istituzioni “prese in giro” per mesi con un finto progetto di riconversione dello stabilimento per dare occupazione e prospettive di lavoro alle lavoratrici tutt’ora in forza a Faenza.
Per queste ragioni, domani 11 giugno a Bologna davanti al punto di vendita della GOLDEN POINT, faremo un presidio ed una informazione sullo stato della vertenza e chiederemo ai cittadini/consumatori, non solo di solidarizzare con le lavoratrici ma anche di appoggiare la scommessa ingaggiata dal sindacato per riconvertire e fare ripartire un sito produttivo che garantisca posti di lavoro ed una nuova opportunità di sviluppo per il territorio faentino.
(Giordano Giovannini Segretario Generale FILCTEM Emilia Romagna)