L’amministrazione comunale insieme alle GGEV che si occupano di vigilanza, tutela di flora e fauna protetta ed educazione ambientale anche con l’apertura ogni prima domenica del mese della Chiavica Vecchia hanno risposto durante la seduta del Consiglio Comunale di giovedì 16 giugno alle varie domande poste nell’interrogazione in merito alla manutenzione delle Valli di Novellara e Reggiolo dalla consigliere Fantinati, già pubblicate sui giornali diversi giorni fa.
Tra le macroscopiche imprecisioni:
• l’introvabile viola pumila: come ogni viola fiorisce tra marzo e aprile. Una volta sfiorita le foglie si confondono tra le altre erbe. Il sito in cui si trovano diverse piantine, oggetto di studi con l’Orto Botanico dell’Università di Modena e Reggio, è segnalato da un cartello di grandi dimensioni.
• l’altezza dell’erba degli argini: la biodiversità si mantiene lasciando che le erbe fioriscano e producano semi che poi cadono a terra: tagli frequenti avrebbero come risultato un prato tipo campo da golf con biodiversità inesistente. Il taglio d’erba del 5 giugno osservato dalla Fantinati riguarda una piccolissima parte della manutenzione annuale programmata già da tempo – e realizzato dalle GGEV – per assicurare la biodiversità dei prati polifiti, il cui primo taglio deve essere fatto tra fine maggio ed inizio giugno ed il secondo, in caso di necessità, tra fine settembre ed inizio ottobre.
• cartelli nascosti: la cosiddetta “vegetazione selvaggia” menzionata dal PDL riguarda nello specifico il prugnolo e l’amorpha fruticosa. Un’area di riequilibrio ecologico non può essere sottoposta a continue potature, pena la perdita della fioritura delle siepi, quindi meno bacche e meno cibo per gli uccelli.
• cartelli che perdono i pezzi: L’unico cartello “nascosto” è quello che viene messo per avvertenza quando si posiziona una particolare gabbia in epoca di cattura delle nutrie e che viene spostato quando non serve. La Provincia ha recentemente confermato un contributo per realizzare nuova cartellonistica nell’area.
• rifiuti vari: quando si trovano si raccolgono, purtroppo non è facile estirpare l’inciviltà di alcuni frequentatori, ma fortunatamente accade di rado.
• sentieri inesistenti: i sentieri sono volutamente stretti in modo che camminando in fila indiana non si danneggi la flora.
• danni agli argini: concordiamo assolutamente sugli evidenti danni causati alle arginature durante i lavori di estirpazione dei pioppi, lavori che dovevano essere eseguiti in un momento più propizio, cioè quando il terreno non fosse stato saturo di pioggia come era a gennaio e febbraio. Le GGEV hanno vigilato ed anche segnalato a questo cattivo uso delle valli che comporterà ingenti spese di ripristino a carico del Consorzio di Bonifica e quindi a carico della collettività.
Ricordiamo inoltre che tutte le valli: Bagna; Valletta e Bruciati sono tutelate da Direttive Europee quali zone SIC e ZPS poiché popolate da animali e piante apparentemente semplici, ma rari a livello mondiale. Proprio per tutelare queste biodiversità gli argini e i canali delle valli si presentano come luoghi “selvatici” in cui le visite vanno fatte con guide competenti e nei periodi adatti.
Questa lunga ed esaustiva replica non toglie il fatto che come al solito le critiche delle opposizioni sono infondate, pretestuose e in questo caso per la maggior parte riferite a zone che non sono nemmeno di competenza del Comune di Novellara. L’amministrazione invita quindi Cristina Fantinati (PDL) a partecipare ad una visita guidata a queste zone protette insieme alle GGEV per scoprirne le ricchezze (la prossima visita, prevista per il tre luglio, avrà come tema ” il cocomero asinino”).