Sono Nadia Ugolini e Alessandro Zomparelli con la scultura “Goccia. L’Essenza” i vincitori del bando per la realizzazione di un monumento dedicato all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, che verrà collocato nella rotatoria tra la SP 16 e la SP 623 di Spilamberto che, da decisione della Giunta, in accordo con la Provincia, sarà dedicata a Rolando Simonini, fondatore della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. La premiazione ieri sera a Spilamberto nel Parco della Rocca Rangoni, nell’ambito della cerimonia per l’assegnazione del Palio di San Giovanni 2011.
Ricordiamo che il bando di gara ha ottenuto il patrocinio Ministero del Turismo, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia e della Camera di Commercio di Modena e mette a disposizione del primo classificato 36 mila euro per realizzare un’opera d’arte dedicata all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, ai quali si aggiungono il premio di 1500 per il primo classificato; mille per il secondo e 500 euro per il terzo. Opera che verrà realizzata a settembre e sarà inaugurata il 2 ottobre in occasione di “Vetrine Motori e Balsamici Sapori”.
Ben 27 artisti da tutta Italia avevano risposto al bando, presentando le loro proposte.
I progetti sono arrivati da Roma, Venezia, Napoli, Asti, Lucca, Forlì, Bologna, Bari e naturalmente non sono mancate proposte modenesi, a testimonianza del grande interesse che questo prodotto d’eccellenza suscita sull’intero territorio nazionale.
Venerdì 24 giugno giorno del Santo Patrono a Spilamberto gli spilambertesi e i soci della Consorteria hanno scelto (con 129 voti) la loro opera preferita tra le cinque selezionate: Luciano Di Rosa “Elogio dell’attesa”; Giulio Agostino “Traccia d’amore”; Nadia Ugolini e Alessandro Zomparelli “Goccia. L’Essenza”; Andrea Cappucci “La maestà dell’aceto”; Pietro Maccioni e Paolo Carpi con “Acetibus”.
Ricordiamo che il voto dei cittadini e membri della Consorteria valeva come un membro della giuria, che era composta da: due rappresentanti del Comune; un rappresentante della Consorteria; un rappresentante del Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale; l’artista Luca Leonelli. Presidente: Marco Pierini, Direttore della Galleria Civica di Modena.
Nadia Ugolini e Alessandro Zomparelli sono entrambi architetti; Nadia in particolare insegna Storia dell’Arte presso l’Istituto Venturi di Modena. E’ la loro prima esperienza in questo ambito artistico e sono stati apprezzati per il loro estro e il desiderio di sperimentare.
La loro opera dal titolo “Goccia. L’Essenza” è piaciuta molto alla giuria per l’ottima sintesi raggiunta tra gli aspetti ideativi/compositivi e quelli realizzativi, che ha condotto ad un progetto che ben identifica e caratterizza il tema dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, la cui forma è ritenuta particolarmente suggestiva ed evocativa. Infatti si ritiene che la proposta abbia raggiunto un sapiente equilibrio tra l’armonia della forma e il suo valore semantico.
Come hanno spiegato anche gli artisti nella loro relazione “La forma perfetta, liscia, sinuosa, morbida, ma anche dotata di corpo della goccia, ci sembra rappresenti l’essenza propria dell’Aceto Balsamico, racchiudendo nel suo interno tutto il mondo da cui proviene, come risultato del lavoro della natura e dell’uomo, come scrigno che trattiene il segreto come concentrazione del tempo e dello ‘spirito’”.
Secondi classificati invece sono Pietro Maccioni, scultore e Paolo Carpi, architetto, entrambi di Brescia con “Acetibus”. E’ stata valutata positivamente dalla giuria l’ideazione ed il valore simbolico che caratterizza e sostiene tutto il progetto degli artisti. In particolare, la volontà di costruire un rapporto centripeto con lo spazio, che dall’armonioso elemento scultoreo centrale ha voluto portare anche al di fuori della rotatoria alcuni dei componenti che identificano la tradizione dell’Aceto Balsamico Tradizionale. L’opera prevede la realizzazione di una goccia di marmo nera racchiusa in un quadrato immaginario delimitato dai sette alberi che sono le sette essenze con cui si realizzano le botti usate tradizionalmente per l’aceto.
Terzo classificato il pittore e scultore modenese Andrea Cappucci con “La maestà dell’Aceto”. Capucci ha già all’attivo diverse mostre, pubblicazioni e il monumento al camionista realizzato recentemente per una delle rotatorie di Borgo Panigale.
La sua opera dal titolo “La maestà dell’Aceto” ha convinto la giuria giudicatrice per l’impiego di elementi identificativi che caratterizzano la cultura dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena: il tragno e la bottiglia di giugiaro. L’artista è stato in grado di reinterpretarli e reinventarli grazie alla scomposizione in molteplici tessere colorate in un gioco di movimenti che tendono a dissolvere la compatezza stessa dell’involucro.
Come dice l’autore nella sua relazione “La bottiglietta prende il corpo quasi di un ‘totem’, il piccolo manufatto devozionale che appartiene alla tradizione antica ed è tipico di questi luoghi”.