Sequestrati 9000 accessori per telefoni cellulari con marchio contraffatto; diciannove le persone denunciate dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Udine, di cui dodici italiani e sette stranieri, ritenute responsabili per reati in materia di contraffazione e di introduzione nello Stato di prodotti contraffatti.
Questo il bilancio dell’ultima operazione portata a termine dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza, che da tempo monitorava le vendite in provincia di Udine degli accessori di telefonia mobile, riscontrando come, in diversi casi, fossero venduti a prezzi decisamente inferiori a quelli normalmente praticati.
I controlli hanno portato dapprima a una serie di sequestri presso esercizi di vendita udinesi, e in seguito al ritrovamento, fuori regione – in Lombardia e in Emilia Romagna – di imprese fornitrici che irregolarmente commercializzavano all’ingrosso il materiale.
Gli accessori per telefoni cellulari erano a marchio contraffatto o riproduzioni di modelli brevettati (cover, batterie, tastiere, antenne e gusci di telefoni) importati dalla Repubblica Popolare Cinese.
Durante l’esecuzione di una delle operazioni di perquisizione fuori regione, le Fiamme Gialle del nucleo hanno individuato e posto i sigilli ad un un vero e proprio magazzino-laboratorio, dove venivano non solo assemblati gli accessori per telefonia mobile, ma si provvedeva anche alla fabbricazione completa di telefoni cellulari con componenti falsi che venivano messi in commercio – con grave pericolo all’incolumità personale degli utenti – in quanto prodotti senza il rispetto delle procedure imposte dalle “case madri” produttrici.