Smettiamola di dire stupidate. Un peloso laicismo ha ammantato la polemica di questi giorni sull’ici alla Chiesa Cattolica. Ma forse qualche dato aiuta: la Chiesa è sottoposta al regime fiscale delle ONLUS (è tassata come Emergency per intendersi). La Chiesa non paga l’ICI per i luoghi di culto e per gli stabili adibiti ad attività benefiche. Per intenderci: mense per i poveri, comunità di recupero, oratori, sagrestie…

In questi luoghi ci sono attività pseudo commerciali gestite da volontari, come foresterie o luoghi di vendita di oggetti di culto, per autofinanziamento o per reperire fondi da devolvere in beneficienza: vogliamo tassare una sagrestia per la presenza di questi volontari?

Perfetto: vorrà dire che il PD che ieri urlava (vedere le immagini del Sindaco Pighi all’inaugurazione di Ponte Alto per verificare) contro le tasse sui volontari, preferisce tassare i volontari degli altri.

Per gli immobili che sono a reddito: ovvero su appartamenti o palazzi affittati a privati, la Chiesa paga l’ICI, così prevede la legge.

A questo punto chiedo: di cosa stiamo parlando? Di far pagare l’ICI sull’oratorio dove passa il pomeriggio nostro figlio? Sulla foresteria dove si dorme a 30 euro, nel Monastero, gestita da volontari o da Frati? 

Facciamolo: però allora cominciamo a fare gli scontrini a Ponte Alto, tassiamo le Coop, colossi economici che valgono qualche punto di PIL come aziende private, che hanno un regime sull’IRES ad esempio ultra agevolato, anche migliore di quello applicato alla Chiesa. Insomma eliminiamo tutti i cosiddetti privilegi”.

Cominciando dai panni sporchi in casa propria…

Infine un appunto alla Lega Nord: non mi pare che la posizione del partito sia quella descritta da qualche personaggio locale. Che evidentemente manifesta posizioni personali.

(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)