Il nuovo Pal della sanità modenese è semplicemente la continuazione dei precedenti, e segna la progressiva dismissione e la soppressione degli ospedali provinciali per alimentare il megaospededale di Baggiovara. Il sovradimensionamento di questo ospedale voluto dalla sinistra che ha governato e governa la provincia di Modena, che oggi si trova in assurda competizione con il Policlinico, e posto a breve distanza dall’Ospedale di Sassuolo, ha dimostrato la volontà precisa di fare della sanità esclusivamente un business politico economico in grado di penalizzare tutta la sanità provinciale. Parlare di qualità dei servizi offerti quando questa efficienza è ottenuta moltiplicando esponenzialmente i costi per mantenere attivi due duplicati come il Policlinico e Baggiovara, non significa fare gli interessi dei cittadini. Questo significa perpetrare e moltiplicare gli sprechi di un sistema economicamente e gestionalmente malato che tiene in piedi una struttura che costa milioni di euro ogni giorno ai danni di una rete provinciale di ospedali già preesistente che andava semplicemente potenziata alla quale invece sono state gradualmente sottratte e soppresse risorse, strutture e servizi. Le denunce che ogni giorno da tutta la provincia vengono rivolte alla sanità modenese indicano come questa impostazione sia accentrata unicamente sugli ospedali modenesi. I problemi quotidiani denunciati ogni giorno nei nosocomi di Castelfranco, come quello di Carpi, di Pavullo di Fanano, di Finale, di Mirandola sono la dimostrazione dell’inefficienza di questo piano sanitario che è costato tantissimo e che ha solo ridotto la qualità sanitaria offerta dal territorio modenese.