(Labitalia) – In Italia, aumentano i fallimenti nell’ultimo anno: dal 2010 al 2011, le imprese in difficoltà, tra fallimenti e liquidazioni, sono aumentate di +0,3%. Un dato comunque in ‘recupero’ se si considera la variazione dal 2009 al 2011, periodo in cui le imprese soggette a una procedura concorsuale sono comunque diminuite (-0,6%). Complessivamente, tra fallimenti, liquidazioni e concordati preventivi, sono oltre 120mila le imprese italiane in difficoltà, soggette a una procedura concorsuale, e rappresentano il 2,3% del totale, in pratica 1 impresa ogni 50 attive.

E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. Le regioni meno colpite dal fenomeno sono il Trentino Alto Adige (0,8% delle imprese) e la Valle d’Aosta (1,1%). Più ‘in sofferenza’ le imprese del Lazio (3,8% del totale), della Campania (3,3%) e della Sicilia (3,1%). In media italiana, il dato lombardo (2,2%, con un aumento del +4,6% in 2 anni, +2,6% nell’ultimo anno).

Di crisi e di imprese in difficoltà si è parlato oggi, in occasione della presentazione ‘Previsione delle crisi di impresa’, organizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con il Centro di ricerca interuniversitario in economia del territorio (Criet), l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e Brianza e l’Associazione culturale dei dottori commercialisti, ragionieri commercialisti ed esperti contabili di Monza e Brianza.

“Questo momento ancora di difficoltà diffuse – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – deve essere l’occasione per prevenire le crisi aziendali, ripensando ai modelli organizzativi e produttivi, affinché si affrontino per tempo tutte quelle tematiche dall’accesso al credito all’innovazione che permettono alle aziende di essere competitive e di rimanere sul mercato”. Le imprese ‘in difficoltà’ in Lombardia, in particolare, rappresentano il 2,2% del totale. Le procedure concorsuali, tra fallimenti e liquidazioni, sono aumentate nell’ultimo anno di +2,6%, un dato più confortante’ rispetto al +4,6% registrato tra il 2009 e il 2011. A Milano, le imprese coinvolte in procedure concorsuali rappresentano il 3,1%, a Lecco il 2,5%, a Bergamo e a Varese il 2,2%. A Monza e Brianza, l’1,9% delle imprese si trova a fare i conti con procedure concorsuali, un dato inferiore alla media lombarda, che comunque nell’ultimo anno fa registrare +4,4% e in due anni +7,8%. Tra i settori più in difficoltà, le attività manifatturiere con il 4% delle imprese coinvolte, il settore utilities con il 2,3% e le costruzioni con il 2%.