Durante la riunione del consiglio comunale di Pavullo, tenutasi giovedì 24 novembre, i gruppi di maggioranza hanno presentato una risoluzione a firma dei tre capigruppo, Maurizio Ricci per la Torre, Primo Manni per il Ponte ed Enrico Corsini per Unione a Sinistra, con la quale si chiede il mantenimento a Pavullo della sezione distaccata del Tribunale di Modena e dell’ufficio del Giudice di Pace. Servizi messi a rischio dai recenti provvedimenti di natura finanziaria approvati dal Parlamento che prevedono la soppressione, o la riduzione, delle sezioni distaccate dei tribunali stessi. Per la sede pavullese, poi, a partire dal prossimo 1 dicembre, è già alle viste un ridimensionamento. A causa del pensionamento di un funzionario, che non sarà sostituito, gli uffici, infatti, rimarranno aperti solo dal lunedì al venerdì. Nella risoluzione, che è stata approvata all’unanimità, si mette in evidenza come la sede distaccata di Pavullo, al di là della particolarità del territorio montano, abbia tutti i requisiti per poter proseguire il proprio lavoro, che in un anno mediamente produce 173 sentenze civili, un centinaio penali e 260 decreti ingiuntivi. L’area servita, poi, comprende 14 Comuni, per un’estensione di oltre 1.400 chilometri quadrati, quasi la metà di tutta la provincia di Modena, con circa 56.000 residenti e numerose imprese di alto livello. I comuni interessati alla giurisdizione del Giudice di Pace, sono, invece, 11, quelli della Comunità Montana del Frignano, la quale si è pure attivata, facendosi da portavoce dei comuni più piccoli, per chiedere il mantenimento dei servizi giudiziari. Il sindaco di Pavullo, Romano Canovi, particolarmente soddisfatto per l’approvazione all’unanimità della risoluzione, dice: «Il consiglio comunale ha dato prova di grande compattezza, a dimostrazione che sulle vicende che interessano il futuro del nostro territorio c’è unità d’intenti. In pochi mesi di legislatura, questa, dopo la mozione per la salvaguardia dell’ospedale, è la seconda volta che si verifica unanimità di vedute. È un segnale importante e che da forza alle nostre rivendicazioni, le quali non derivano da un preconcetto vittimismo, ma dalla consapevolezza che Pavullo e l’intero Frignano hanno le carte in regola affinché tutti i servizi essenziali siano mantenuti, per garantire risposte efficienti e rapide ai cittadini e alle numerose e qualificate imprese che operano sul territorio». La risoluzione, sarà ora inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro di Grazia e Giustizia e ai Presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato.