Parte lunedì 28 novembre a Modena il corso per tecnico superiore per l’innovazione e prodotti meccanici. Unico nel suo genere in Italia, il nuovo percorso di studio post diploma è denominato ITS (Istituto Tecnico Superiore) ed è altamente specializzante nel settore della meccanica, in particolare sull’uso dei materiali. L’avvio del corso è in programma alle 10 di lunedì 28 novembre presso l’Itis Fermo Corni di Modena, che ospiterà le lezioni. Interverrà all’inaugurazione l’assessore regionale alla Scuola e formazione professionale, Patrizio Bianchi, che terrà una lezione sul tema “Il ruolo degli ITS per lo sviluppo della cultura tecnica”; ci saranno anche il sindaco di Modena, Giorgio Pighi, e il presidente della Provincia, Emilio Sabattini. L’attività formativa, che avrà durata biennale, ha l’obiettivo di favorire la crescita della cultura tecnica tra i giovani diplomati e si caratterizza per un forte collegamento con il mondo del lavoro. Il 40 per cento delle ore totali del corso, infatti, consisterà in stages presso aziende meccaniche modenesi; nelle restanti ore si ricorrerà all’uso di laboratori e di una tipologia di apprendimento orientata anche al “saper fare”. L’iniziativa è frutto del lavoro di squadra tra diverse realtà formative di Modena e provincia: Itis Fermo Corni, Università di Modena e Reggio Emilia – Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile, Democenter-Sipe, enti di formazione professionale (Centro Servizi Pmi, Cni–Ecipar, Edseg-Città dei Ragazzi, Form.Art., Ial Emilia-Romagna, Nuova Didactica), imprese (C.M.S., Caprari, Case New Holland, Elettromeccanica Tironi, Ferrari, Galvanica Nobili, Italia Sistemi Tecnologici, Lorilabors, Malagoli Aldebrando, Margen, Piacentini Costruzioni, Qonsult, S.C.E., Salami, Tec Eurolab, Tecma) ed enti locali (Comuni di Modena e Bomporto). Questi soggetti pubblici e privati hanno creato la Fondazione ITS per gestire insieme il percorso che, oltre al titolo di studio di Tecnico Superiore, rilasciato del Ministero dell’Istruzione e riconosciuto a livello europeo, dovrebbe garantire, viste le esigenze del tessuto produttivo modenese, un alto livello di occupabilità dei partecipanti.