“L’inaugurazione a Modena del primo centro in Italia per aiutare gli uomini che maltrattano le donne, gestito da una struttura pubblica come l’Ausl, mi sembra un passo in avanti importante, di consapevolezza, per combattere un fenomeno così subdolo e diffuso come la violenza sulle donne”. Così il presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Matteo Richetti, che ricorda come siano già “14 le donne uccise in ambiti di violenza domestica in Emilia-Romagna. E’ impressionante l’elenco di nomi e cognomi di vittime dal gennaio 2011 ad oggi fatto da Antonella Oriani, presidente del Coordinamento dei Centri Antiviolenza della Regione in occasione del seminario tenuto ieri in Assemblea legislativa. Dati che ci fanno capire come anche nella nostra civilissima Emilia-Romagna il fenomeno sia grave e conclamato. Per questo il Centro di accompagnamento al cambiamento per gli uomini mi sembra un’iniziativa particolarmente centrata, perché il punto di partenza è che i diritti delle donne sono un dovere per gli uomini. La violenza sulle donne non si può sconfiggere senza quella parte di loro che inorridisce di fronte alle azioni aberranti compiute da altri uomini”.
“Il maggior peso sociale conquistato dalle donne è stato uno dei più importanti fattori di progresso dell’ultimo secolo- prosegue Richetti-, ed è anche una delle più grandi speranze per un futuro di pace e di equità. Come uomini, come rappresentanti delle istituzioni, e come comunità, se non sentiamo l’urgenza di porci su questo tema con questa consapevolezza e questa assunzione di responsabilità, non continueremo a far male solo alle donne ma faremo male a tutta la società”, chiude il presidente dell’Assemblea legislativa.