Il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha inviato oggi, venerdì 25 novembre, una lettera a Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna e dell’Assemblea delle Regioni, all’assessore regionale Maurizio Melucci e a Graziano Del Rio, presidente dell’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani).
Con la lettera di Pighi, e con un’altra analoga inviata dall’assessore comunale alle Politiche economiche Graziano Pini, firmata anche dai rappresentanti modenesi delle quattro associazioni di categoria – Confesercenti, Ascom Confcommercio, Cna e Lapam Confartigianato – si sollecita l’impugnazione da parte della Regione della circolare del precedente Ministro per lo sviluppo economico sulla liberalizzazione delle aperture festive e degli orari del commercio estesa anche alle aree non dichiarate Città d’arte, nei Comuni che hanno ristretto quel particolare status a una zona sola, nel caso di Modena il Centro storico. Con la stessa lettera si chiede di impegnare anche l’Assemblea delle Regioni e l’Anci “per una revisione delle recenti forzature normative e interpretative sulla materia che non hanno certo a cuore l’interesse generale dei cittadini-consumatori”.
In pratica, una circolare datata 28 ottobre 2011 impedirebbe ai Comuni di limitare a determinate zone e periodi dell’anno la definizione di Città d’arte che consente la totale liberalizzazione delle aperture. L’estensione della liberalizzazione vanificherebbe l’accordo unanime – sottoscritto a Modena da Comune, associazioni di categoria, sindacati dei lavoratori, associazioni dei consumatori e media e grande distribuzione – sulle aperture festive del commercio nel 2012. Un accordo concertato che, tutelando l’equilibrio della rete commerciale, attraverso la turnazione garantisce ai consumatori di trovare esercizi commerciali aperti in diverse zone ogni domenica dell’anno, anche in agosto, con la sola esclusione delle date intoccabili per legge come, ad esempio, il giorno di Natale.