Una lettera per “trovare presto una soluzione per Adama ma anche per dare vita a nuove norme che rendano percorribile la strada della denuncia anche per quelle donne vittime di violenza che non hanno il permesso di soggiorno”. L’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi la invierà nei prossimi giorni al ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri.

“Quello che è successo ci dice che occorre fare di più per aiutare le donne a uscire allo scoperto e proteggere il loro gesto di coraggio”, sottolinea l’assessore. “In Emilia-Romagna abbiamo una storia che ci parla di un sistema, che sosteniamo da tempo, che non lascia sole le persone che denunciano. Questa rete deve essere sostenuta e rafforzata anche per dare aiuto concreto a tutte le donne che si trovano in difficoltà comprese quelle che devono fare i conti con le culture di provenienza e le condizioni giuridiche di permanenza. Sicuri della sensibilità del ministro Cancellieri, nei prossimi giorni seguiremo con attenzione il caso molto problematico di Adama e questa sarà anche l’occasione per avviare un lavoro di confronto su regole nuove per non penalizzare ed anzi facilitare la possibilità di denuncia – conclude Marzocchi – sulla falsa riga, per esempio, di quello che già accade grazie alle norme sulle denunce per grave sfruttamento della tratta e sul lavoro che consentono interventi anche di regolarizzazione della permanenza”.