Alla madre di Marino Occhipinti che ha chiesto perdono ai familiari delle vittime della Uno Bianca ma anche di poter riavere a casa il figlio attualmente in carcere a Padova, la mamma di Otello Stefanini – uno dei tre carabinieri uccisi dalla banda a Bologna 21 anni fa – al termine della commemorazione dell’eccidio che si è svolta al Pilastro dove furono freddati Stefanini, Mauro Mitilini e Andrea Moneta: ”E io mio figlio dove lo vedo? Il mio stava nel bene”, ribadendo: ”Nessun perdono per nessuno”.
Oggi il Presidente del gruppo UDC in Provincia, Mauro Sorbi, ha inoltrato un un accorato appello al Ministro Cancellieri.
Lei che è stata Commissario a Bologna, amatissima da tutta la cittadinanza per la sensibilità e competenza dimostrata nello svolgimento di un incarico così delicato, conosce bene quanto sia presente il dolore per le ferite ed i lutti arrecati da questi assassini. Nell’ottobre 2010 proprio lei ebbe parole ferme e profonde nei confronti dei familiari delle stragi della Banda della “Uno Bianca”.
Il tempo non lenisce i dolori inflitti da belve umane che hanno spezzato vite umane.
Questi dolori non riposano mai e rendono ancora più penoso il calvario di queste madri, anche perché hanno assistono impotenti alle lentezze ed agli errori della giustizia, alla ipocrisia della politica e soprattutto alle superficiali e forse non disinteressate richieste di perdono presentate dagli assassini.
Ora che Lei occupa un ruolo di primo piano nella nostra vita civile, come Ministro degli Interni, le chiedo di farsi PORTAVOCE PRESSO IL GOVERNO PER ATTUARE ciò che tanti suoi predecessori hanno sempre annunciato e mai realizzato:
“ RIVEDERE la legge Gozzini e i tanti “benefici di legge” impedendo COSI’ che chi è condannato all’ergastolo come i criminali della banda della “Uno Bianca ”NON POSSA PIU’BENEFICIARE DI SCONTI e FAVORI “, come invece purtroppo è avvenuto e sta continuando ad avvenire sotto gli occhi dei familiari delle vittime e di noi cittadini, impotenti di fronte a tanta ingiustizia.
Sono convinto che “certezza della pena” voglia dire, soprattutto in presenza di eventi così aberranti, far scontare, per intero gli anni che la sentenza passata in giudicato ha sancito per il criminale. E, invece, come Lei sa bene gli indulti e la legge Gozzini fungono da colabrodo a causa di tutti i benefici che vengono concessi!
Pur condividendone il principio ispiratore della Legge Gozzini, è altrettanto fondamentale, però, che chi ha ucciso 24 persone, NON DEBBA VEDER MITIGATA LA PENA, perché E’ SEMPLICEMENTE IMMORALE.
Oggi mentre celebriamo il 21 anno della strage del Pilastro, ci accorgiamo che sta scemando l’attenzione su questo periodo oscuro della storia recente bolognese ed occorre ricordare alcune decisioni prese dalla Magistratura grazie ai vari INDULTI e all’applicazione della Legge Gozzini che hanno alleggerito le pene inflitte ad alcuni componenti della Banda della “Uno Bianca”:
Pietro Gugliotta condannato a 28 anni di carcere trasformati poi in 18.Dopo 14 anni di reclusione, nell’agosto 2008, è stato messo in libertà.
Luca Vallicelli, componente minore della banda, patteggia una pena di 3 anni e 8 mesi.
Fabio Savi , condannato all’ergastolo. Il 24 Settembre 2009 inizia uno sciopero della fame presso il carcere di Voghera, La motivazione era la richiesta di essere trasferito in un carcere più vicino alla detenuta che aveva sposato: ACCONTENTATO !
Alberto Savi condannato all’ergastolo, il 23 ottobre 2010 chiede di poter uscire dopo 16 anni scontati in carcere.
Marino Occhipinti: condannato all’ergastolo. Un decreto del Tribunale di sorveglianza, gli concede nel 2010, dopo 16 anni di detenzione, di usufruire di un permesso premio e proprio ieri ha chiesto di usufruire del beneficio della semilibertà !
Signor Ministro, la società, di cui lei oggi è uno dei massimi rappresentanti DEVE difendere i valori della vita e della giustizia, non inquinandoli e depotenziandoli con falsi pietismi verso criminali che hanno mostrato un’efferatezza non degna di un rappresentante del genere umano e che è quasi impossibile riscontrare anche nel genere animale.
(Mauro Sorbi)