A sessant’anni dalla sconfitta del fascismo purtroppo non è ancora giunto il momento di abbassare la guardia, le istituzioni democratiche devono mobilitarsi per condannare il neofascismo in maniera esplicita e inequivocabile.

Dobbiamo preoccuparci? Secondo noi sì. Perché la propaganda di Casa Pound e di altri movimenti analoghi trova un terreno fertile nel substrato di qualunquismo, antieuropeismo, eterofobia e razzismo che l’impero mediatico berlusconiano coltiva certosinamente – e con ottimi risultati – da almeno venti anni.

I più esposti a questo pericolo sono i giovani nostri coetanei. I ragazzi devono capire che la via dell’odio, dell’estremismo e della violenza, non va percorsa in nessun caso, ma perché questo avvenga essi hanno bisogno di sentire la voce della società civile, la quale dunque deve esprimersi con forza difendendo i principi su cui si fonda: democrazia, uguaglianza, legalità e solidarietà sociale.

Dobbiamo dare un segnale di condanna dura a questo movimento, in quanto non si può nemmeno correre il rischio che esso venga percepito come una fazione politica legittima, in grado di entrare nel dibattito come un qualsiasi partito.

Per questi motivi sposiamo appieno la proposta dell’Anpi e del suo Presidente Giacomo Notari: le istituzioni cittadine devono prendere una posizione su Casa Pound e le altre associazioni che promuovono una politica di odio razziale e sfregio dei valori della nostra Costituzione Repubblicana. A queste associazioni deve essere negata la possibilità di accedere a spazi pubblici e sedi istituzionali.

Chiediamo a tutti i nostri ragazzi e ragazze eletti nei consigli comunali della Provincia di portare avanti l’ordine del giorno promosso da ANPI, dove non ci siano i giovani Democratici chiediamo al Partito Democratico di farsi portavoce di questa battaglia antifascista e legalitaria.

(Giovani Democratici Reggio Emilia)