“Gli insegnanti di ruolo sono insufficienti a garantire l’apertura di tutte le sezioni di scuole dell’infanzia comunali del territorio della Regione” – dice Giovanni Favia, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle – “per un insieme di ragioni: il Patto di Stabilità, che impone di reintegrare fino ad un massimo del 20% degli insegnanti che vanno in pensione, e il divieto di assunzioni a tempo indeterminato: l’educazione per i nidi non sarebbe garantita. E’ in questo contesto che molti comuni si stanno attrezzando cercando la soluzione nelle esternalizzazioni, affidando a privati la gestione del corpo insegnanti – con quel che ne consegue dal punto di vista dei lavoratori: molti insegnanti si ritrovano senza il posto di lavoro, con la conseguente gravissima interruzione della carriera professionale e la perdita del punteggio annuale fondamentale per maturare scatti nelle graduatorie” – spiega Favia, che continua – “il contratto degli educatori assunti dal Comune prevede fino a 200 ore l’anno di rapporto non frontale con i bambini: sono ore di formazione, mentre quello dei lavoratori delle cooperative – che gestirebbero le scuole esternalizzate – ne concede 70, al massimo 90. Inoltre ci sarebbero altri svantaggi dal punto di vista retributivo perché nel privato sociale i lavoratori, pur essendo assunti a tempo indeterminato, vengono pagati solo nei mesi in cui il servizio è attivo e con retribuzioni nettamente inferiori a quelle del datore di lavoro pubblico: circa 900 euro mensili. La situazione sta prendendo questa piega anche nel Comune di Modena” – continua il Consigliere del Movimento 5 Stelle, eletto proprio nel collegio modenese – “dopo quello di Ferrara. Strane le pressioni esercitate a mezzo stampa da Legacoop Modena, con frasi del tipo ‘”…Legacoop Modena sollecita l’Amministrazione a scelte più coraggiose in materia di esternalizzazioni e di modifica del Patto di Stabilità … – … Nella difficile quadratura dei conti con cui il Comune è alle prese, attraverso tagli alle spese e aumento delle entrate, siamo quanto mai convinti che esistano strade finora non praticate, o ad oggi solo “accennate”, che porterebbero un significativo contributo al bilancio comunale”, “…In proposito, Ancst/Legacoop ripropone di neutralizzare l’Iva in caso di esternalizzazioni di attività prima gestite direttamente dal soggetto pubblico per evitare un aggravio di costi per il committente che decida di affidarsi all’esterno piuttosto che gestire direttamente…’ Non è certo normale. Secondo noi” – conclude Favia – “ragionare in maniera prettamente economica sull’educazione dei più piccoli è sbagliato, così come lo è affidare a cooperative esterne l’insegnamento. Nell’interrogazione che abbiamo protocollato chiediamo alla Giunta di farsi garante dei diritti costituzionali all’educazione, e se ritenga legittimo che si utilizzi questo, che pare quasi un sotterfugio, delle esternalizzazioni per pagare meno i lavoratori che svolgono la stessa mansione degli insegnanti di ruolo”.

(Giovanni Favia,  Gruppo Assembleare Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it Emilia-Romagna)