Proseguono i seminari formativi promossi dallo Ial Emilia-Romagna per far crescere la qualità delle rievocazioni medievali e storiche nel territorio appenninico, in particolare nelle valli del Dolo, Dragone e Secchia. Domani – sabato 10 marzo – dalle 15 alle 19 presso il teatro comunale Bucciardi di Frassinoro è in programma il laboratorio su “Didattica e rievocazione storica”: conduca Giuliana Ghidoni, specializzata nella rievocazione storica per bambini e ragazzi secondo un metodo scientifico volto ad avvicinare i giovani alla storia e al grande patrimonio del nostro paese. L’iniziativa, lo ricordiamo, è coordinata dallo Ial Emilia-Romagna, che si avvale dei docenti del Cers Italia (Consorzio europeo rievocazione storica) e del sostegno dell’Unione dei Comuni Valli Dolo, Dragone e Secchia.
La partecipazione è aperta a tutti e gratuita. Info e iscrizioni: Ufficio informazioni turistiche Unione di Comuni Valli Dolo, Dragone e Secchia – tel. 0536/962727 – mail: infoturismo@unionecomuniovest.mo.it.
«Oggi l’offerta turistica deve puntare su eventi in grado di catalizzare l’attenzione di appassionati di discipline diverse quali lo sport, l’arte e la cultura – afferma Dima Tazzioli, dell’Ufficio informazioni turistiche Unione di Comuni Valli Dolo Dragone e Secchia – Le rievocazioni storiche, nell’ambito del turismo culturale, sono tra gli eventi più apprezzati e in grado di richiamare molte presenze con un numero di appassionati crescente, sempre più esperto ed esigente. Per questo motivo è importante investire sulle rievocazioni qualificandole dal punto di vista della ricostruzione storica sia per quanto riguarda lo studio e la ricerca sia per la cura delle componenti materiali come i costumi, gli allestimenti, la cucina, gli oggetti della vita quotidiana».
Questi incontri formativi fanno parte del progetto “Parco di Cultura del Medioevo” che Ial Emilia-Romagna promuove dal 2005 anni coordinando e mettendo in rete tutti gli eventi dell’Appennino modenese. I momenti di formazione sono elementi di forza del progetto Parchi di Cultura perché favoriscono le occasioni di collaborazione tra operatori pubblici e privati e aiutano a qualificare l’offerta turistica e culturale.