Cambiamenti strutturali in corso nel sistema di tariffazione dei nidi e delle scuole d’infanzia a Scandiano. Con l’inizio del prossimo anno scolastico – da settembre 2012 – verranno rivoluzionati i pagamenti delle rette, con evidenti risparmi per le famiglie e maggiore equità sociale. La misura decisa dalla giunta comunale è stata possibile grazie alla politica di rigore e di controllo effettuata dall’amministrazione sulle dichiarazioni ISEE, che ha permesso di recuperare negli ultimi due anni pagamenti non avvenuti e ottenere risorse che saranno destinate da settembre all’abbassamento delle rette dei nidi.

La giunta comunale per venire incontro alle esigenze delle famiglie in difficoltà economica, e per ripianare con più equità le tariffe per i servizi alla prima infanzia, ha deliberato di togliere da ogni retta dei nidi un costo mensile fisso di 15 euro, presenti in tutte le classi di reddito per spese di materiale igienico, tovaglioli e altri strumenti per l’igiene dei bambini e delle bambine: tutte le famiglie con bimbi al nido risparmieranno quindi circa 150 euro all’anno.

La retta più alta sarà da settembre omogenea a quella dei comuni limitrofi.

E’ stato anche deciso di scalare automaticamente una classe di reddito alle famiglie numerose, con almeno 4 figli. Infine è stata abolita l’esenzione dal pagamento del servizio per l’ultima classe, quella che prevedeva un reddito uguale/inferiore a 2700 euro, esattamente come negli altri comuni. In questo modo, tutte le famiglie che hanno i bambini nei servizi devono contribuire almeno al pagamento di una retta minima di 50 euro mensili; si ridistribuisce così in parte il carico dei pagamenti previsti dalla tariffazione, dietro presentazione di modulo ISEE, e tutti coloro che usufruiscono del servizio, sono chiamati a sostenerlo – sempre dietro presentazione di ISEE- almeno con questa cifra simbolica.

“Già da alcuni anni abbiamo lavorato per studiare una soluzione che compatibilmente con i vincoli di bilancio legati al calo dei trasferimenti statali ci permettesse di avere maggiore omogeneità con gli altri comuni della nostra provincia, per i nostri servizi di eccellenza nel campo educativo, ma che hanno un costo rilevante per le casse comunali – ha ricordato l’assessore alla persona Alberto Pighini -. La politica di rigore e di controllo di veridicità degli ISEE ci ha aiutato a liberare risorse che l’amministrazione comunale piuttosto che spostare su altri capitoli ha concentrato nella rimodulazione delle rette, per dare alle famiglie un aiuto in un momento di così particolare crisi economica”.