La profonda crisi della CMR Reggiolo è emersa quasi completamente lunedi’ sera alla riunione convocata in sala POOL. Che aldilà delle parole grosse che sono volate mitigate sicuramente dalla presenza in forze dei carabinieri, non sono state date risposte soddisfacenti a nessuna delle richieste pressanti dei soci prestatori come a quelle dei lavoratori. Non si sa che fine faranno i lavoratori, se assunti in nuove cooperative o in mobilità, il tanto sbandierato concordato al 95% dei soci prestatori è vincolato alla vendita degli immobili e diluito negli anni,ma attenzione prima ci sono i debitori primari banche e altre figure che avranno il 100% e prima di tutti. Quindi la tanto sbandierata frase ci mettiamo la faccia da parte dei presidenti di lega COOP provinciale e regionale sarebbe più utile con un bell’assegno a copertura dei libretti dei soci prestatori.
Perchè i tanto sbandierati 25 milioni di euro che arriveranno cosa vorranno in cambio ? terreni e immobili a prezzo reale da stima o dimezzati? La tensione è diventata altissima quando dopo ripetute richieste senza risposta il presidente a dovuto ammettere che da due anni le cambiali non sono più coperte al 50% da fideiussione bancaria contrariamente a quanto veniva fatto credere. Gli interventi a favore della C.M.R. sono venuti dall’attuale Sindaco di Reggiolo ed ex sindaco Panizza il quale dichiarando apertamente di vantare con la famiglia un credito di 300mila Euro e di averne ancora fiducia; non ci sono problemi: loro come tutti quelli che ne anno fiducia, non richiedano i soldi ma lascino ritirarli a chi ne a bisogno.
Nell’ ultimo anno molti titolari di libretti si sono recati alla cassa per avere la restituzione parziale o completa dei depositi ma non a tutti è stata concessa perché? Quale priorità è stata tenuta? E in eventuali rimborsi chi saranno i primi ad ottenerlo? Ci sono molti casi di persone veramente bisognose a cui è sempre stato negato il rimborso vedi i casi disperati degli ultimi giorni che dovrebbero avere la priorità. Assordante il silenzio dei sindacati che non anno aperto bocca o chiesto un minimo di tutela per i lavoratori a cui fino al mese scorso è stato richiesto il deposito del 9% sullo stipendio.
(Andreoli Gianpaolo, Lega Nord Reggiolo)