Avevano studiato, come forse fatto in altre occasioni, ogni particolare per portare a compimento il colpo, ma non hanno considerato che le loro “gesta” venivano immortalate dal sistema di videosorveglianza del bar. Non hanno, inoltre, tenuto conto che il “cortometraggio” sarebbe stato visionato da chi li conosceva bene come i Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza. Ne consegue che i due “piccioncini” dopo il colpo non hanno fatto molta strada in quanto subito identificati sono stati rintracciati dai Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza con al seguito il bottino del furto ovvero un Rolex da donna custodito nella borsa della barista derubata.
Con l’accusa di furto aggravato in concorso i carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno arrestato E.D.P. 29enne residente a Reggio Emilia ma di fatto domiciliato a San Polo d’Enza e la compagna P.G. 41enne residente a San Polo d’Enza, entrambi ristretti al termine delle formalità di rito in regime di arresti domiciliari a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta. L’origine dei fatti nella tarda mattinata di ieri 30.03.2012, quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di Sant’Ilario d’Enza interveniva presso un bar di via Berlinguer di Sant’Ilario d’Enza a seguito di un furto della borsa della barista.
Giunti sul posto i militari, nell’immediatezza, visionavano i filmati del sistema di video sorveglianza del Bar, accertando immediatamente che i predetti ed in particolar modo l’uomo, riconosciuto in E.D.P., con destrezza si impossessava della borsa della barista per poi dileguarsi con la donna riconosciuta in P.G. I Carabinieri avviavano immediatamente le ricerche dei due che, poco dopo, venivano rintracciati in Via Coventry a bordo di un’autovettura Opel Corsa. In disponibilità dell’uomo un martello di piccole dimensioni, utilizzato normalmente per la rottura dei cristalli delle auto in sosta, nonché un orologio da donna marca “Rolex” risultato della barista che l’aveva lasciato nella sua borsa. Dalla strada alla caserma il passo e’ stato breve e dove l’uomo si mostrava collaborativo consentendo il rinvenimento della borsa della barista, mancante del portafoglio, abbandonata in una panchina di Via De Amicis. Alla luce della flagranza di reato i due venivano dichiarati in arresto e ristretti a disposizione della Procura reggiana.
La P.G. veniva, inoltre, segnalata anche per il reato di ricettazione in quanto nella borsa risultava occultare una carta di identità intestata ad una donna di Canossa che l’aveva denunciata rubata il 23.01.2012 ai carabinieri di San Polo d’Enza.