Il PRC aderisce allo sciopero degli Enti pubblici della CGIL e partecipa al corteo dei lavoratori in programma giovedì 19 aprile a Modena con partenza alle ore 9 da via Galaverna.
Consideriamo necessario il ricorso allo sciopero e utile ogni forma di mobilitazione perché non sia approvata una contro-riforma del lavoro che renderebbe più deboli e isolati i lavoratori.
In materia di licenziamenti il governo conferma la manomissione dell’Art. 18 e toglie il diritto al reintegro certo in caso di licenziamento illegittimo affidando al giudice la scelta tra reintegro e indennità. È evidente che non è la stessa cosa del reintegro obbligatorio previsto dal vigente Art. 18, nel quale semmai è il lavoratore ingiustamente licenziato che può scegliere l’indennizzo.
Non c’è alcun intervento di contrasto alla precarietà: l’apprendistato diventa la modalità prevalente di ingresso nel mondo del lavoro e nessuna delle 46 tipologie contrattuali precarie oggi in vigore viene cancellata, permettendo il perpetuarsi di vere e proprie forme di sfruttamento di milioni di giovani e meno giovani.
Nel campo degli ammortizzatori sociali l’intervento è fatto al ribasso e con risorse insufficienti: con l’introduzione dell’Assicurazione sociale per l’impiego viene progressivamente smantellato l’attuale sistema di tutele che prevede varie forme di cassa integrazione più mobilità, con la conseguenza che si creeranno migliaia di disoccupati che non avranno alcun sostegno.
È per tutte queste ragioni che Rifondazione Comunista sostiene gli scioperi della CGIL e invitiamo tutti i lavoratori e le loro famiglie alla mobilitazione.
Contro le politiche del Governo Monti il PRC e la Federazione della Sinistra organizzano una manifestazione nazionale a Roma sabato 12 maggio per riaffermare che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Le politiche di questo governo vanno sconfitte e va fermata una controriforma del lavoro che scarica sui lavoratori, e solo di essi, i costi della crisi.
(La segreteria provinciale PRC Modena)