Il Pd – con i Forum immigrazione nazionale, regionale e provinciale – aderisce alla nuova mobilitazione contro le detenzioni amministrative “LasciateCIEntrare”. Ancora una volta, esponenti del Pd entreranno nel Centro identificazione ed espulsione di Modena per monitorare di persona le condizioni di vita all’interno e parlare con gli internati. L’appuntamento modenese è per martedì 24 aprile: alle 9.00, cominceranno la visita alla struttura i consiglieri regionali Pd Luciano Vecchi e Palma Costi, assieme al loro collega di Sel Massimo Mezzetti, alla giornalista Silvia Bonacini e alla consigliera provinciale Pd e coordinatrice nazionale della rete “Primo marzo” Cécile Kyenge. Mentre all’interno si svolgerà la visita, all’esterno le associazioni e i movimenti che si riconoscono nella battaglia di “LasciateCIEntrare” daranno vita a un sit-in di denuncia e protesta. Con loro ci saranno anche i consiglieri provinciali del Pd Luca Gozzoli, Elena Gazzotti, Fausto Cigni e Grazia Baracchi che, in questi mesi, a forza di mozioni e ordini del giorno, hanno ribadito la necessità di cambiare la legge sull’immigrazione.

 Le storture che questa normativa ha creato sono alla ribalta della cronaca nazionale e locale con una drammatica continuità: citiamo solo i casi di Andrea e Senad, i due fratelli nati a Sassuolo da genitori bosniaci liberati dal giudice di pace che ha stabilito che “chi è nato in Italia non può essere rinchiuso in un Cie”; quello di Said, il ragazzo marocchino fermato mentre si accingeva a sposarsi, portato al Cie e poi di nuovo rilasciato anche per il clamore che la vicenda aveva suscitato; e, infine, l’ultima vicenda in ordine di tempo, quella del tunisino Mossaab, nato in Italia, fidanzato con una italiana, sparito all’improvviso e ritrovato al Cie perché privo del permesso di soggiorno.