Grazie all’eccezionale connubio tra l’intuito investigativo e le indagini tradizionali, in tempi record i carabinieri della Stazione di Cavriago hanno identificato e denunciato il rapinatore solitario che il pomeriggio del 19 aprile scorso ha fatto irruzione perpetrando una rapina all’interno della locale Unipol Banca. I carabinieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 19enne incensurato originario della provincia di Salerno e residente a Cavriago chiamato a rispondere del reato di rapina aggravata.

Erano da poco passate le 15,30, lo scorso 19 aprile, quando un malvivente ha rapinato la filiale dell’Unipol Banca di piazza Benderi a Cavriago, con un’azione rapida e organizzata nel dettaglio. L’uomo, descritto dai testimoni come robusto e con i capelli corti, si era appostato fuori dalla banca e ha atteso che un cliente entrasse, per farsi aprire la “bussola” insieme a lui, minacciando il malcapitato con un coltello. In quel momento, all’interno della banca, si trovavano un cliente (impegnato in un ufficio) e tre impiegate. Proprio a una di loro il malvivente ha intimato – sempre con l’arma in pugno – di consegnargli denaro contante. Intanto, altri clienti stavano per entrare nella filiale, ma il direttore, per evitare rischi alla loro incolumità, ha preferito comunicare che gli sportelli erano chiusi. Dopo aver prelevato il contante (per un totale di circa 800 euro), l’uomo è fuggito a piedi. Immediata quindi la richiesta d’aiuto al 112 e sul posto sono subito arrivati i carabinieri della stazione di Cavriago, giunti in piazza Benderi insieme ai colleghi dell’Aliquota operativa della Compagnia di Reggio, che hanno effettuato i rilievi. E se nell’immediato le ricerche hanno dato esito negativo, le indagini avviate dai carabinieri di Cavriago hanno subito preso la giusta svolta grazie ad un buon intuito investigativo. I militari infatti hanno passato al setaccio le persone che nell’ultimo semestre, non essendo correntiste, si erano recate in banca per cambiare assegni o per effettuare altre operazioni. Tra queste persone le attenzioni investigative, per corrispondenza fisica, si catalizzavano nei confronti dell’odierno indagato. A suo carico i Carabinieri di Cavriago riuscivano ad acquisire una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità quali la perfetta corrispondenza antropometrica con le immagini registrate dal sistema di video sorveglianza e i riconoscimenti effettuati dai testimoni che lo individuavano quale responsabile della rapina.

I Carabinieri hanno anche accertato il perché dopo il colpo il malvivente si era volatilizzato nel nulla rendendo vane le ricerche: risultava abitare in una casa posta a 500 metri in linea d’aria dalla banca rapinata e dove ha fatto rientro dopo il colpo che gli ha fruttato 800 euro. I successivi approfondimenti investigativi hanno portato anche al sequestro di alcune banconote provento della rapina rimaste in disponibilità dell’uomo che, essendo trascorsa la flagranza di reato, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura reggiana in ordine al reato di rapina aggravata.