Anche oggi leggo di Cabina di regia unica per l’emergenza sicurezza, e poi un’interessante analisi sociologica dell’assessore Marino che suona come un “che ci possiamo fare?”. Ma un protocollo per Modena sicura c’è già, e di tavoli ne abbiamo visti molti in questi anni. Giusto verificare a un anno quanto realizzato, ma è tempo che il PD, e la Giunta tutta faccia un deciso mea culpa sulla sottovalutazione del problema. E che anche quelli che oggi scoprono il problema sicurezza dai banchi della Provincia, e dentro il PD, ci dicano dove vivevano? Scoprono oggi che c’è un’emergenza? Senza infilarsi nei soliti ragionamenti sulla sottovalutazione dei flussi migratori, che c’è stata, ma ormai è un dato di fatto, ci sono altri dati che spiegano come il problema non è chiaro. Ed è ad esempio il piano casa che vuole cementificare aree senza dare idee sui servizi e la vivibilità delle stesse. Chi vi abiterà riuscirà a sentirsi sicuro a casa sua? E poi, avremo ancora 27 milioni di euro da spendere per riqualificazioni come l’errenord, mai finite, e dal dubbio successo, per i quartieri dormitorio che nasceranno?
Lasceremo che muoiano i piccoli commercianti che tengono vivi i quartieri, mangiati dalla grande distribuzione, e dalle tasse? Insomma, sicurezza vuol dire molte cose. Ma su questi temi il PD preferisce scegliere altre strade.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale PDL)



