Le aziende danneggiate dai sismi di maggio continuano a poter contare su quelle che si sono messe a loro disposizione per dare una mano. Ne è esempio significativo la collaborazione instaurata tra Menù srl, industria di specialità alimentari di Medolla, e Trascar automazioni industriali di Bomporto. Quest’ultima ha messo a disposizione il proprio know how e la propria tecnologia per l’estrazione dei pallet di prodotto bloccati nella sede di Menù, sotto un capannone danneggiato. Gli stabilimenti di produzione e di stoccaggio di Menù sono stati infatti lesionati dal terremoto, intrappolando una buona parte della produzione dei mesi precedenti in deposito all’interno di un magazzino automatico che è stato danneggiato dalle scosse nella parte edile, crollata sopra la struttura metallica (a sua volta danneggiata) nella quale agivano le macchine automatiche ora inutilizzabili. All’interno di questo deposito sono contenuti circa 13 mila pallet di prodotti alimentari in scatola, parte dei quali rischiano il deterioramento. Un primo intervento di tamponamento esterno ha evitato il crollo dell’intera struttura e consentito di pianificare un ambizioso e mirato programma di estrazione del prodotto, ed è qui che entra in gioco Trascar, che, con la collaborazione di Bcr srl, azienda di Sassuolo specializzata in impianti elettrici industriali, e SoftHouse snc di Modena, ha messo a punto un sistema di telecamere e laser applicati alle macchine automatiche all’interno del magazzino, il tutto azionato a distanza con un quadro di controllo e visione all’esterno dell’edificio, in totale sicurezza per gli operatori. L’operazione coinvolge 4 tecnici specializzati, Raimo Secchi (responsabile di progetto) e Claudio Gibertini di Trascar, Maurizio Sghedoni di Bcr e Daniele Bonaccini di SoftHouse.
Accanto a ciò, è operativo un sistema di convogliamento formato da 3 linee di 18 metri, reperito e installato in pochissimi giorni,anch’esso esterno alla struttura danneggiata. In questo modo è iniziata l’operazione di fuoriuscita dei pallet. In una prima fase ne venivano estratti circa 100 al giorno, oggi si è raggiunto il livello di circa 300; si stima ci vorranno ancora diverse settimane per arrivare alla conclusione del lavoro. “I danni più grandi che abbiamo subito, oltre ai problemi e crolli in parecchifabbricati, si riferiscono proprio all’inutilizzabilità dei nostri prodotti all’interno del magazzino automatico – ha spiegato Romolo Barbieri, amministratore di Menù insieme al padre Rodolfo – si tratta di una struttura profonda 220 metri: dalla prima parte, la più nuova, riusciremo a estrarre tutto il prodotto intrappolato; dagli ultimi 100 metri, dove il fabbricato è più vecchio e più danneggiato, non riusciremo probabilmente a estrarre tutto. Puntiamo a un 60-70% con questo metodo, poi vedremo come fare. Sono molto grato alle aziende che stanno collaborando con noi per questo intervento, il loro contributo èdavvero molto prezioso per noi”.
È importante sottolineare che si tratta di un’azione di solidarietà, non di tipo economico. “Il fine di Trascar – ha commentato il titolare Giuseppe Gelati – è di dare un aiuto ritenuto fondamentale a un’attività che ha subito forti danni e rallentamenti a causa del terremoto, a un’azienda, la Menù, che rappresenta un bene prezioso per il nostro territorio. Abbiamo già avuto altre richieste per altri impianti che sono nelle medesime condizioni, stiamo valutando, insieme ai clienti, il da farsi; purtroppo le problematiche non sono identiche in tutti i casi e il problema principale e imprescindibile è quello di far lavorare le persone in condizioni di massima sicurezza”.