Un’esperienza unitaria raccomandabile da parecchi punti di vista: un campo di lavoro in Mozambico, che è anche viaggio di conoscenza, promosso e riproposto, per il secondo anno, dalle strutture regionali per la cooperazione internazionale di Cgil-Nexus e Cisl-Iscos, da Arcs-Arci Modena e Mani Tese (Consorzio Zambézia) nell’ambito del progetto “I giovani e le donne protagonisti del contrasto all’HIV e dell’empowerment socio-economico in Zambézia, Mozambico” co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
L’area del nostro lavoro è situata nei quattro distretti della Regione Zambézia, dove quel grande fiume che le da il nome (Zambézi) delimita il territorio a sud finendo nell’oceano Indiano.
Al di là delle emozioni ed esperienze individuali, questo viaggio di agosto-settembre ha aggiunto un tassello alla ricca e faticosa moltitudine di attività e progetti a sostegno del durissimo percorso di sviluppo mozambicano: sostenere la creazione di frutteti per le tante scuole esistenti.
E’ un prezioso progetto avviato da alcuni anni, in stretta collaborazione col principale partner locale: le Unione delle Associazioni dei Contadini dei quattro Distretti (Morrumbala, Namacurra, Nicoadala e Mopeia).
Già dai primi giorni ci siamo resi conto che qui i problemi sono enormi e comprimono ogni settore fondamentale della vita: l’alimentazione, la salute, la scuola, il lavoro.
Tra i mille interventi possibili abbiamo scelto quello che vuole promuovere il consumo di frutta da parte dei bambini, oltre alla diversificazione della coltivazione di frutta – le potenzialità del territorio sono notevoli – attraverso la promozione degli “orti e frutteti scolastici”.
Abbiamo portato alla scuola di Domingo, nel distretto di Morrumbala che ci ospita, il risultato della sottoscrizione aperta in Cgil a Modena e grazie alla quale, si impianterà un primo frutteto di 50 piante selezionate, si doterà la scuola di semplici attrezzature e si accompagnerà il lavoro dei bambini e degli insegnanti.
Il “contratto” prevede che al nostro contributo per l’acquisto delle piante, corrisponda l’impegno della scuola a mettere a disposizione il terreno che poi verrà coltivato dagli alunni, responsabilizzati, che avranno particolare cura del frutteto. Ogni classe ne avrà in dotazione un numero definito.
Perché la scuola di Domingo?
In primo luogo perché oltre quella breve spianata c’é uno spazio adeguato davanti alla fitta boscaglia ed è presente l’acqua.
Ma siamo qui anche perché questa scuola é nuova, inaugurata lo scorso anno e ricostruita coi fondi di “Progetto Sviluppo” della Cgil Roma-Lazio e costruita con l’impegno di Nexus Emilia Romagna.
La scuola è sorta qui nel 1992, ma era fatta con legno, paglia e impasto di terra, così ad ogni stagione delle piogge c’era sempre tutto da rifare.
Oggi, all’arrivo del nostro camion, alla scuola si vedevano già i preparativi della festa.
Oltre al cordiale benvenuto e ringraziamento per la dote che portavamo, è stato anche un giorno speciale per la posa della “prima pietra” di un nuovo edificio scolastico anche questo finanziato da Prosvil Cgil Roma-Lazio e la costruzione della prima scuola materna del Distretto di Morrumbala co-finanziato dalla Provincia di Roma e dalle ONG del Consorzio Zambézia.
La scuola si allarga, con un terzo edificio per altre 3 aule, e così i 1.026 alunni di questi villaggi potranno averne in tutto 7, e suddividendosi in 4 turni giornalieri diventeranno così una scuola modello.
Alla fine della giornata ci siamo resi conto come con un piccolo contributo siamo riusciti a far felici tanti bambini.
(Franco Zavatti – Cgil Modena, membro della delegazione Cgil-Nexus ER e partecipante al campo di lavoro in Mozambico)
Immagine: campo lavoro nel distretto di Morrumbala – Zavatti tra i bambini