Si è concluso con un risarcimento consistente – la cifra non è nota – il procedimento davanti alla corte distrettuale del New Jersey per il danno morale subito dai parenti dei cinque bolognesi morti mentre sorvolavano New York su un elicottero turistico l’8 agosto 2009. Raggiunto l’accordo sull’importo su cui le parti si ritengono soddisfatte, ora partirà l’iter per i pagamenti.
A distanza di tre anni, quindi, è in arrivo un primo riconoscimento tangibile per le famiglie di Michele e Filippo Norelli, padre e figlio quasi diciassettenne che abitavano a Trebbo di Reno, e per i parenti dei Gallazzi. Di loro – il padre Fabio, la madre Tiziana Pedroni e il figlio Giacomo, coetaneo di Filippo, di San Lazzaro di Savena – non è rimasto nessuno.
Le due famiglie erano partite insieme per la Grande mela, un viaggio che era anche un pretesto per festeggiare i 25 anni di matrimonio dei Norelli. Quel pomeriggio di agosto salirono su un elicottero della ‘Liberty Tours’ per guardare la metropoli dall’alto. A terra era rimasta solo Silvia Rigamonti, moglie di Michele Norelli: non salì per paura e dal basso vide lo schianto tra l’elicottero e un Piper, precipitati entrambi nel fiume Hudson portandosi dietro nove vite (oltre agli italiani, il pilota e altri tre passeggeri).
La procedura di risarcimento, avviata negli Stati Uniti attraverso lo studio legale Motley Rice specializzato in incidenti aerei, è stata seguita a Bologna dall’avvocato Armando D’Apote. Come organo di riferimento fu scelta una corte competente per risarcimenti superiori a 75 mila dollari. Le controparti erano l’agenzia che gestiva l’elicottero, la Liberty helicopter inc., la compagnia proprietaria del mezzo, la Meridian consulting corporation, gli eredi del pilota del Piper e l’Agenzia per la sicurezza dei voli americani.
La corte del New Jersey aveva chiesto alle famiglie delle vittime foto, lettere e qualsiasi altra traccia del rapporto che li legava a chi non c’è più. Un modo per valutare il legame affettivo e le conseguenze in termini di danno psicologico e morale.