Ha agito scientemente forte del fatto che la vittima presa di mira avesse il suo bel da fare davanti al videopoke.! In questo modo è riuscito a sottrarre la pelliccia, del valore di un migliaio di euro, ad una giocatrice di slot che l’aveva poggiata su una sedia ignaro che le telecamere di videosorveglianza lo immortalavano durante il furto. Ma non è tutto! Essendo incensurato e quindi non censito poteva farla franca se non fosse tornato sul luogo del “delitto” proprio quando i Carabinieri stavano uscendo dopo aver visionato il filmato.
Immediatamente riconosciuto nel ladro immortalato dal sistema di videosorveglianza è stato condotto in caserma. Nella sua abitazione la prova della sua responsabilità, ovvero la pelliccia rubata alla giocatrice di videopoker alla quale è stata restituita. Con l’accusa di furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Reggiolo hanno quindi denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 40enne disoccupato residente a Luzzara.
Secondo il racconto della derubata, una 60enne reggiolese, il furto sarebbe stato consumato all’interno dell’area slot della sala bingo dove la stessa si recava intrattenendosi alcune ore a giocare ai videopoker. All’ingresso appoggiava la sua pelliccia sulla spalliera di uno sgabello per poi rendersi conto che la pelliccia non c’era più. Credendo in uno scherzo ha chiesto ai presenti e quindi, focalizzato di essere stata derubata, si precipitava in caserma denunciando ai Carabinieri di Reggiolo il furto.
Nel corso delle indagini i Carabinieri visionavano il filmato del sistema di video sorveglianza acquisendo i filmati che ritraevano il ladro durante il furto. All’uscita dai locali i militari si imbattevano in un uomo in sella ad una bici risultato pressoché identifico al ladro visto poco prima nel filmato del sistema di video sorveglianza. Subito fermato l’uomo, identificato nell’odierno indagato, veniva condotto in caserma per gli ulteriori accertamenti culminati con la perquisizione presso la sua abitazione che si concludeva positivamente. Nel comò della camera da letto infatti i militari rinvenivano la pelliccia che quindi recuperata veniva restituita ala derubata. Per il 40enne invece scattava la denuncia in stato di libertà in ordine al citato riferimento normativo violato.