Ridurre il consumo di energia e salvaguardare l’impatto ambientale. Impossibile? Non proprio: grazie all’utilizzo di energie alternative la sfida è realizzabile. A pensarla così è il 48% dei bolognesi, percentuale significativamente superiore rispetto a quella nazionale, ferma al 34%, come emerge dalla ricerca Nextplora per Ener20, prima società italiana per numero di impianti fotovoltaici.
Al secondo posto tra le iniziative più innovative per diminuire il consumo di energia riducendo l’impatto ambientale si posiziona, secondo i veronesi, l’autoproduzione di energia. Proposta che, questa volta, trova il consenso del 22% degli intervistati nel capoluogo emiliano, dato che si discosta leggermente rispetto al nazionale: nel complesso, sale infatti al 37% la percentuale di coloro che in Italia vorrebbero autoprodurre energia e aumenta fino al 41% se si considera il genere maschile. In particolare, i più convinti sono coloro che hanno tra i 35 e i 45 anni (40%), i residenti al Sud e Isole (41%) al Nord (40%) in comuni medio piccoli o grandi (entrambi al 42%).
Ben lontano ma sempre sul podio, al terzo posto viene citato l’utilizzo dell’auto elettrica: per l’11% dei bolognesi intervistati potrebbe essere questo un buon modo per raggiungere un Paese più green.
Sempre tra i bolognesi, il 10% propone poi di utilizzare gli elettrodomestici in orari notturni, il 2% di stipulare contratti per l’acquisto di energia verde, l’1% mentre il 7% non saprebbe come affrontare il problema.
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Ener20
La prima società privata italiana per numero di impianti fotovoltaici (tutti su edifici e solo sul tetto di piccoli clienti) e ad avere adottato un modello di generazione distribuita da fonti rinnovabili.
A fine ottobre 2011 completato il piano industriale 2011-2013, relativo all’installazione di 20 MW, con due anni di anticipo ad oggi il portafoglio si compone di 40 MW di impianti per circa 10.000 Clienti residenziali Oltre 300 posti di lavoro stabili (installatori e partner commerciali) creati nelle aree di intervento.
Gli economics del portafoglio Ener20 consolidato a fine 2011: ca. 90 milioni di consistenza patrimoniale EBITDA in positivo già nel primo esercizio (2011 anche a livello di EBIT), previsto nel 2012 pari a 10 mln di Euro e di 15 mln Euro dal 2012 in poi.
Tra i soci importanti imprenditori industriali (Camozzi Group, Ste Energy-Sorgent.e, Utilità SpA etc.) che operano in settori contigui come l’EPC contractor, il trading di energia elettrica, la commercializzazione di servizi energetici la gestione del calore.
Direttrici di sviluppo: oltre all’acquisizione di nuovi clienti con il modello “ESCO” (Energy Service Company: il cliente non paga nulla ma l’efficienza energetica e i vantaggi della produzione vengono ripartiti tra Ener20 e il cliente in modo da ripagarsi nel tempo dell’investimento), cross selling sui clienti acquisiti per l’installazione di impianti solari termici, caldaie a condensazione, interventi di efficienza energetica e vendita di impianti fotovoltaici chiavi in mano.