Sono in maggioranza uomini, con un’età media di 42 anni e in possesso di un diploma o una laurea. Fanno volontariato con passione e prestano la loro professionalità alla comunità cercando di aiutare il più possibile. Questa la fotografia demografica e valoriale dei volontari del gruppo di Protezione civile di Modena emersa dall’analisi condotta dall’Ufficio Ricerche del Comune di Modena su 117 dei 184 partecipanti alle attività del gruppo. Il documento, scaricabile dal sito web del settore Ambiente del Comune di Modena (www.comune.modena.it/ufficioricerche), approfondisce le caratteristiche dell’impegno degli intervistati e le loro aspettative, alcuni aspetti organizzativi legati principalmente alla formazione professionale e la relazione con la città e il territorio. La rilevazione è stata effettuata tra il mese di aprile e i primi giorni di maggio 2012 utilizzando un questionario con domande aperte e chiuse compilabile on line.
Oltre la metà degli intervistati fa parte dell’associazione da non più di tre anni, il 19,2 per cento da tre a cinque anni e il 18,8 per cento da quasi dieci anni. Circa sei su dieci provengono da altre esperienze di volontariato, mentre il 40 per cento è alla prima esperienza, il che conferisce al gruppo la caratteristica di “mix di esperienze nuove e consolidate” e non di una semplice migrazione da altre realtà associative. Il 43,6 per cento del campione dedica alle attività oltre dieci ore al mese e tra coloro che dichiarano un maggior numero di ore troviamo prevalentemente gli uomini di oltre 55 anni e i lavoratori autonomi.
“Mi ha stupito positivamente leggere che il loro impegno per il futuro è orientato verso l’aumento delle ore di formazione soprattutto nel campo della sicurezza. Un atteggiamento che dimostra un impegno serio da parte di quasi 200 cittadini che dedicano, appunto, in media 10 ore mensili al servizio per la comunità” commenta Simona Arletti, assessore all’Ambiente e alla Protezione Civile del Comune di Modena sottolineando che “questi dati contribuiranno a far avvicinare ancora di più la città al gruppo di volontari e, spero, anche a ingrossarne le fila. Per quanto riguarda il Comune di Modena, il nostro impegno nel realizzare questa ricerca è stato dettato dal volere riconoscere a questo gruppo il giusto valore per le attività che svolgono a servizio della comunità e riteniamo di dover investire, per quanto possibile, su una risorsa così importante”.
La maggior parte dei volontari si ritrova nella definizione “una persona che mette a disposizione della comunità la propria competenza”. Infatti, si tratta per la maggior parte di persone con competenze tecniche di diversa qualifica che decidono di occupare il tempo libero in una dimensione solidale e comunitaria. Nella scala dei valori hanno dato quasi tutti un voto molto alto a concetti come “Solidarietà verso gli altri “ (8,7 voti su 10), “Fare qualcosa per la mia città” (7,8 voti su 10) e “Sentirmi parte di una comunità” (7,1 voti su 10).
PIÚ FORMAZIONE SULLA SICUREZZA
E’ una delle principali richieste dei volontari che avvertono il bisogno di maggiore comunicazione. E di più attenzione da parte degli organi di informazione locali
Per entrare a far parte del gruppo comunale di Protezione civile non è necessario avere competenze specifiche, ma è previsto un addestramento di base per poter essere operativi sul campo. Proprio la formazione sembra essere uno dei punti di interesse principale dei volontari e in particolar modo negli ambiti della sicurezza sul campo, relazioni interpersonali, primo soccorso e utilizzo di impianti e attrezzature.
In generale gli associati del gruppo modenese di Protezione Civile si vedono come “un gruppo di amici” ed è molto buona anche la valutazione che si danno come lavoro di squadra sul campo con 75 punti su 100. Nel 2012 la partecipazione alle attività è stata estesa anche ai giovani al di sotto dei 18 anni ed è stata ritenuta “un giusto investimento” per quasi la totalità degli intervistati tenendo conto di chi ha scelto “molto” (68,8%) e di chi ha selezionato abbastanza (23,1%) nel questionario.
Altro elemento su cui i volontari chiedono di lavorare per il futuro è quello della comunicazione verso l’esterno che è valutata con 6,9 punti su 10. La ricerca ha indagato anche sulla percezione del gruppo da parte dei cittadini, valutato sempre dal punto di vista interno, e gli intervistati si aspettano dalla città maggiori risorse economiche per portare avanti il proprio lavoro e una maggiore valorizzazione. In particolare, il gruppo si ritiene valorizzato dal Comune di Modena per il 63,4 per cento e apprezzato dalla città per il 64,7 per cento. I volontari si ritengono abbastanza consultati dalle istituzioni sui temi di cui si occupano (59,7%), ma credono che si potrebbe fare qualcosa in più. Quello su cui si potrebbe lavorare di più è il rapporto con i media locali che non sono valutati come “attenti” alle attività del gruppo: i quotidiani hanno ricevuto un voto di 5,7 su 10, le televisioni locali di 5,5 su 10 e le radio locali di 4,8 su dieci.
UN MAGAZINE AD “ALTA VISIBILITA’ ”
Modena, il primo numero è dedicato al terremoto che ha sconvolto l’Emilia
“Alta visibilità”, è il titolo scelto per il nuovo notiziario del gruppo dei volontari di Protezione Civile di Modena. Si tratta di un progetto, afferma Simona Arletti assessore all’Ambiente e alla Protezione civile del Comune di Modena, che ci permette di far conoscere il prezioso lavoro dei 200 cittadini che hanno deciso di seguire i corsi di formazione e donare il proprio tempo libero per aiutare gli altri. Il primo numero è dedicato alla tragedia del terremoto che ha colpito l’Emilia, un dramma che non può e non deve essere archiviato come una questione già passata. I volontari modenesi si sono spesi fin dalla prima ora per essere presenti sul campo e prestare soccorso. Il notiziario, un magazine trimestrale di otto pagine a colori scaricabile dal sito www.moproc.com, sarà uno strumento utile anche per capire meglio come funziona la Protezione civile e come entrare a farne parte. Vorrei ricordare, prosegue Arletti, che chi partecipa alle attività è un cittadino che mette a disposizione della comunità la propria competenza e molto spesso si tratta di un impegno che non conosce festività o ferie estive.
Questo notiziario ci ricorda, conclude l’assessore, quindi, che tutti noi possiamo essere volontari della Protezione Civile, ma ci aiuta a conoscere meglio i doveri di chi decide di farne parte e apprezzarne il senso civico e l’apporto che danno al nostro territorio”.


