L’escandescenza manifestata ai controlli cui è stato sottoposto dai carabinieri di Campagnola Emilia altro non era che un arguto escamotage per riuscire a “liberarsi” delle dosi di cocaina che nascondeva nelle mutande. La trovata non ha però sorto l’effetto di depistare i controlli anzi l’ha messo nei “guai”. I carabinieri infatti dopo aver raccolto le dosi di cocaina che il giovane aveva gettato a terra, si sono recati presso la sua abitazione dando corso ad una perquisizione domiciliare culminata con il rinvenimento di 7 flaconi di metadone ed una serie di elementi tra cui “interessanti” appunti contabili che hanno fatto ritenere la detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Con quest’ultima accusa l’altro pomeriggio i carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia hanno arrestato il cittadino albanese K.Z. 25enne disoccupato residente a Rio Saliceto, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. Erano le 15,30 del 13 febbraio scorso quando una pattuglia dei carabinieri di Campagnola Emilia fermava l’odierno arrestato che nella distesa esterna di un bar veniva notato mentre era intento a confezionarsi uno spinello. Subito fermato il giovane gettava a terra quanto aveva in mano (mistura di tabacco ed hascisc ndr) ed iniziava inspiegabilmente ad opporre un’attiva resistenza ai controlli. Nel dimenarsi veniva notato infilare le mani nelle mutande e gettare a terra due dosi di cocaina del peso di mezzo grammo circa recuperate e sequestrate dai carabinieri.
Dalla distesa del bar alla caserma il passo è stato breve e da dove poi i carabinieri partivano alla volta dell’abitazione del giovane dando corso ad una perquisizione domiciliare che si concludeva con esito positivo. I Carabinieri infatti rinvenivano 7 flaconi di metadone da 7 ml l’uno unitamente a materiale suffragante la detenzioni di stupefacenti ai fini spaccio tra cui importanti appunti contabili con importi associati a nomi.