Paolo Manfredi, ex consigliere del Gruppo consiliare “Castelnovo Cambia”, ha introdotto ieri sera l’incontro, moderato dal giornalista Pierluigi Ghiggini, organizzato da Scelta Civica con Monti per l’Italia al Bocciodromo di Castelnovo Sotto al quale hanno partecipato Irene Tinagli e Simone Montermini, rispettivamente capolista e candidato alla Camera dei Deputati di Scelta Civica con Monti per l’Italia.

Di fronte ad una platea eterogenea composta prevalentemente da castelnovesi, Manfredi, consigliere di opposizione fino al termine della scorsa legislatura, avvenuta un mese fa, ha ricordato il confronto costruttivo imbastito dal sindaco Montermini durante il suo recente mandato con il quale, “liberi da pregiudizi, abbiamo amministrato avendo come unico obiettivo il bene comune dei Cittadini di Castelnovo Sotto”.

Sollecitati dalle domande del giornalista e del numeroso pubblico in sala, Tinagli e Montermini hanno affrontato diversi argomenti esprimendo di volta in volta il programma di governo della lista del presidente Mario Monti, per cui si presentano alle elezioni politiche, piuttosto che le loro competenze tecniche specifiche di giovani professionisti trentenni, riconosciuti e apprezzati per capacità e competenze.

Di aspettative tradite e incapacità negli ultimi vent’anni, a destra e a sinistra, di attuare le riforme necessarie per l’Italia già da anni in forte stagnazione, caduta poi in una lunga e logorante fase di recessione, parla Simone Montermini che punta l’indice contro le conflittualità esasperate, gli individualismi e gli steccati ideologici che hanno bloccato la strada delle riforme necessarie a mettere in sicurezza il Paese di fronte alla crisi.

Entra nello specifico Irene Tinagli che evidenzia la grave mancanza di trasparenza e legalità e invoca la necessità di ricostruire un rapporto sano tra Stato e cittadini, dove “ciascuno è chiamato a fare la propria parte per contrastare le complicità malate, ostacolo di investimenti, anche dall’estero, di sviluppo e di crescita”.

L’introduzione di criteri rigidi di valutazione insieme all’attribuzione di responsabilità per il riconoscimento del merito, ma anche la riduzione degli enti, la semplificazione per tagliare le pastoie burocratiche che imbrigliano le imprese già strangolate dalla crisi. E ancora la riforma della giustizia, troppo spesso espressione di poteri finalizzati ad interessi di parte, quindi l’inasprimento delle pene e l’approvazione del decreto anticorruzione per far cessare il retaggio di un certo tipo di malcostume e come misura incentivante d’attrazione per gli investitori dall’estero, sono solo aluni dei tenti punti toccati dai due giovani nell’arco della serata.

Una conversazione a largo raggio sui temi più scottanti e urgenti a cui il prossimo Governo dovrà obbligatoriamente mettere mano, come il sistema di welfare, particolarmente forte nella nostra Regione, ma non più sostenibile secondo la Tinagli in termini di universalità e qualità: “occorre individuare forme di collaborazione tra pubblico e privato per la costruzione di una rete in grado di sostenere i servizi tradizionali e crearne di nuovi per rispondere ai nuovi bisogni dei Cittadini”.

E nel territorio di eccellenza della cooperazione non poteva mancare il riferimento alla crisi che sta colpendo anche il sistema delle imprese cooperative “un valore aggiunto del nostro territorio – precisa Montermini – che però ha la responsabilità di non aver perseguito la strada della innovazione e della internazionalizzazione, abbandonando settori maturi per intraprendere nuovi ambiti di attività in linea con le direttive dell’Unione Europea che indica nei settori della green economy, della efficienza energetica e della riqualificazione urbana le nuove aree di sviluppo”.