I lavori di realizzazione della galleria per la Variante di valico a San Bendetto Val di Sambro (Bo) continuano a sollevare dubbi sulla sicurezza, in particolare sulla tempestività da parte degli organi preposti all’attuazione delle misure di precauzione per la tutela della popolazione e degli edifici interessati dai fenomeni franosi. In una sua interrogazione, Andrea Defranceschi (M5S) denuncia una “evidente incapacità o peggio disinteresse di diversi enti coinvolti nel garantire la pubblica e privata incolumità”. Inoltre, sottolinea “il fallimento delle procedure previste dal Protocollo e dal Piano di Emergenza” elaborato dalla Protezione civile e dal Collegio dei tecnici della Direzione generale Ambiente e difesa del suolo a favore del Comune di San Benedetto Val di Sambro.

Il consigliere segnala che una delle famiglia residenti ha fatto richiesta per un sopralluogo nella propria abitazione nel settembre 2012, che “solo a fine novembre” il Collegio dei tecnici ha effettuato, e “ben due mesi” dopo il Comune ha emesso l’ordinanza che vieta l’accesso al fabbricato. In tale situazione, a detta di Defranceschi, risulterebbero “almeno altre due abitazioni”.

Il consigliere interroga pertanto la Giunta sulle ragioni per le quali “Prefettura, Regione, Vigili del fuoco, Comunità montana e altri Enti eventualmente coinvolti non hanno prontamente verificato che, a seguito del sopralluogo, venisse impedito, con effetto immediato, l’accesso all’edificio e all’area circostante”. Chiede dunque se si possa “ancora affermare che gli Enti preposti siano in grado di garantire la tempestiva adozione dei provvedimenti di competenza” e se non si “ritiene indispensabile, indifferibile e urgente chiedere al Prefetto lo stop cautelativo delle attività di scavo”. Infine, Defranceschi interroga sulle eventuali ulteriori azioni da porre in essere “per garantire davvero la pubblica incolumità”.