Antonio-Finelli-5Sì al nuovo Psc “a sviluppo zero” proposto dall’assessore Giacobazzi. Il via libera giunge da Unicapi, la principale cooperativa di abitazione a proprietà indivisa della provincia di Modena (900 alloggi distribuiti in quattordici Comuni). «Condividiamo gli indirizzi di fondo che l’assessore Giacobazzi e il Comune di Modena stanno dando al nuovo Psc – conferma il presidente di Unicapi, Antonio Finelli – Siamo d’accordo sul limite rigoroso alla nuova espansione, recupero del patrimonio esistente, rivisitazione dei regolamenti Peep per dare più spazio all’edilizia sociale. Resta da approfondire la questione della “rigenerazione” dell’esistente. Che si tratti di patrimonio pubblico, ma soprattutto privato, occorre prevedere finanziamenti o altre forme di premialità. Sarebbe utile anche affiancare agli architetti qualche esperto di finanza pubblica. Comunque non c’è dubbio che, una volta definiti tempi e costi, la nuova città compatta più a misura d’uomo nasca da qui». Unicapi, poi, interviene sulla questione delle aree Peep e zone F. «Indipendentemente dalla giusta gradualità con cui si interverrà sulle aree F, sperando che le valutazioni di impatto ambientale lo consentano, vogliamo capire se sarà rilanciato lo strumento Peep, che ha caratterizzato storicamente e positivamente le politiche urbanistiche del nostro Comune – ricorda Finelli – Vogliamo capire come, su queste aree, si inseriranno piani di edilizia privata, pubblica e sociale. Sui Peep e sull’edilizia sociale, per esempio, è importante che gli amministratori locali rilancino una grande offerta di case in affitto a basso costo, visto che la domanda dei cittadini va sempre più in quella direzione». Per Unicapi non basta costringere solo i costruttore privati a improvvisarsi immobiliaristi. Le stesse politiche di edilizia convenzionata, attraverso le quali si riservano quote di alloggi all’affitto calmierato, sono dignitosi tentativi di affrontare il problema, così come i patti concordati sono sforzi seri di calmieramento del mercato. «Il tema dell’edilizia sociale, però, deve essere affrontato con maggior coraggio e intraprendenza – avverte Finelli – Questo avviene prevalentemente attraverso strumenti urbanistici come i Peep e, soprattutto, coinvolgendo soggetti attuatori come le cooperative che – conclude il presidente di Unicapi – garantiscano canoni accessibili, in modo permanente e non temporaneo».