carabinieri_100“Massima resa poca spesa”! Questa, molto probabilmente, la scuola pensiero dell’audace truffatore che, in tempi di crisi, ha saputo aguzzare l’ingegno a spese della società di telefonia che gli aveva erogato i relativi servizi per circa un migliaio di euro. Secondo quanto accertato dai Carabinieri di San Polo d’Enza l’odierno indagato aveva infatti inoltrato richiesta di allaccio di una linea telefonica per l’abitazione di una sua amica sanpolese lasciando intendere di accollarsi le relative spese per poi dopo circa 7 mesi di fatturazioni lamentare alla società telefonica di ricevere bollette su un utenza a lui intestata ma da lui mai attivata! La stessa società di telefonia ipotizzando un’eventuale sostituzione di persona invitava l’uomo a rivolgersi ai Carabinieri in quanto la presentazione della denuncia avrebbe comportato lo storno degli importi delle bollette insolute. Credeva quindi di espletare una formalità recandosi presso una Stazione Carabinieri della provincia d Parma, dove risiede, per formalizzare la denuncia di sostituzione di persona ignaro che alla denuncia sarebbero seguite le indagini.

E mentre da una parte la denuncia veniva utilizzata dall’odierno indagato per evitare il pagamento delle bollette insolute, dall’altra parte i Carabinieri del paese dell’uomo interessavano la Stazione Carabinieri di San polo d’Enza dove l’utenza telefonica risultava essere stata allacciata. Le indagini dei Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza consentivano di acquisire incontrovertibili elementi di responsabilità a carico del 25enne parmigiano che l’avevano visto nel luglio dello scorso hanno fare richiesta ed ottenere una linea telefonica presso un’abitazione di San Polo d’Enza occupata da una sua amica. Agli inizi del corrente anno vedendosi recapitare una serie di bollette insolute per un ammontare complessivo di un migliaio di euro, l’uomo ha maturato l’idea di fingersi estraneo alla linea telefonica producendo alla competente società la falsa denuncia con l’intento di evitare il pagamento delle bollette insolute. Sbugiardato dalle risultanze investigative l’uomo veniva scoperto moroso dai Carabinieri sanpolesi che lo denunciavano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia in ordine alle ipotesi delittuose di simulazione di reato e truffa alla società telefonica.