Pasquale-Coscia7«Le quote di ingresso di immigrati extracomunitari per lavoro stagionale dimostrano l’incapacità di guardare la realtà del mercato del lavoro, sia a livello locale che nazionale». Lo afferma Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del mercato del lavoro e dell’immigrazione per la segreteria provinciale Cisl, commentando il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2013, concernente la programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato per l’anno 2013. «Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 71 del 25 marzo, assegna all’Emilia-Romagna una quota stagionale di 2.540 immigrati, 530 dei quali a Modena. Si tratta – spiega Coscia – di numeri assurdi, se solo si pensa ai quasi 13 mila disoccupati modenesi, sia italiani che stranieri, molti dei quali sarebbero più che disponibili per lavori stagionali in agricoltura o nel turismo». Per il sindacalista Cisl con i nuovi ingressi (30 mila in tutta Italia) si rischia di favorire coloro che sfruttano il fenomeno dell’immigrazione per altri fini e non per reali esigenze produttive. «È necessario monitorare con attenzione questi flussi per evitare di ingrossare le fila della delinquenza organizzata. Se vi è una reale esigenza di manodopera – continua Coscia – si può rispondere con percorsi di reinserimento di coloro che si trovano già in Italia e non riescono a rinnovare il permesso di soggiorno perché privi di occupazione e ammortizzatori sociali. La normativa sull’immigrazione va riformata radicalmente. Non servono provvedimenti a spot, bensì – conclude il responsabile delle politiche del mercato del lavoro e dell’immigrazione per la segreteria provinciale Cisl – una reale integrazione dei cinque milioni di stranieri regolarmente soggiornanti, di cui 3,5 milioni extracomunitari».