Il Vinitaly conferma anche nel 2013 la sua leadership tra le fiere dedicate al vino con 148 mila presenze totali, 53 mila delle quali provenienti dall’estero, con un incremento dei visitatori pari al 6 per cento. Sono stati ben 120 i paesi rappresentati e 4.200 le aziende espositrici, numeri che non solo certificano il successo di questa 47a edizione, ma ribadiscono anche come il settore sia vitale e trainante per la ricchezza e l’occupazione del Paese.
La kermesse veronese è stata anche l’occasione per affrontare problematiche comuni, tra cui i diritti di impianto, tema di un seminario organizzato dal Ministero delle Politiche agricole, su cui Confagricoltura ha ribadito la sua precisa posizione: “Il futuro dei diritti di impianto vitivinicoli costituisce una questione strategica che riguarda uno dei comparti chiave della nostra agricoltura e da affrontare con grande attenzione nell’ambito del negoziato della riforma della PAC verso il 2020. Siamo sempre più convinti – sottolinea Confagricoltura – che l’attuale sistema dei diritti di impianto sia quello che consente di gestire al meglio il potenziale vitivinicolo, come ritiene anche il Parlamento europeo, e che ogni cambiamento rispetto a questa baseline deve essere attentamente valutato in quanto a possibili conseguenze sulle capacità produttive del settore e sul reddito dei vitivinicoltori”.
Lo scenario prevede “da un lato l’ipotesi del Parlamento europeo di una proroga dell’attuale sistema sino al 2030 e, dall’altro, la posizione di compromesso del Consiglio UE che già prefigura un sistema di ‘autorizzazioni’ a termine che sostituirebbe dal 2019 l’attuale regime basato sui diritti prevedendo un possibile aumento dei nuovi vigneti sino all’uno per cento l’anno e con una liberalizzazione degli investimenti a partire dal 2024. Non possiamo cedere alla liberalizzazione delle produzioni – avverte l’associazione agricola – perché abbiamo assolutamente bisogno di una regolamentazione del potenziale rispetto al mercato e dobbiamo valutare con ogni cautela tutte le possibili ripercussioni derivanti da un eventuale superamento dell’attuale regime”.
Sulla stessa linea la presidente di Confagricoltura Modena, Eugenia Bergamaschi, che commenta con soddisfazione la quattro giorni veronese: “Anche quest’anno Vinitaly è stato un eccezionale momento di confronto, condivisione e promozione. Ho apprezzato in particolare gli sforzi della Regione Emilia Romagna, che nel padiglione ha promosso in modo fresco ed innovativo i propri prodotti, Lambrusco in testa. Non a caso il flash mob organizzato da Decanter di Radio 2 (http://youtu.be/O6MAFODe2a0) dedicato a Giuseppe Verdi per celebrare i 200 anni dalla nascita è stato ospitato dal padiglione emiliano-romagnolo”.