È il primo incubatore della provincia. Ha sede a Spilamberto ed è stato realizzato dalla Fondazione Democenter in collaborazione con il Tecnopolo di Modena e con il contributo della Fondazione di Vignola. Knowbel ha aperto i battenti questa mattina, ospita già 10 start up e ha lanciato un programma di attività per i prossimi mesi che coinvolgeranno anche le imprese del territorio, grazie al modello di incubatore innovativo che è stato scelto.

“Knowbel – ha spiegato, infatti, il presidente di Democenter Erio Luigi Munari – valorizzerà il capitale relazionale del territorio e lavorerà per far crescere insieme le start up e le aziende tradizionali, ad esempio mettendo a disposizione delle nuove imprese mentor provenienti dai distretti modenesi oppure mettendo dietro ai banchi per 100 ore di formazione nuovi imprenditori e manager delle aziende ‘storiche’ del territorio. Questa rete offrirà opportunità di crescita anche al di là della carenza purtroppo endemica nel nostro Paese di finanziamenti per l’innovazione”.

L’incubatore sorge nella sede locale della Fondazione Democenter. Ha a disposizione 1.000 metri quadrati tra laboratori, magazzini, uffici e sala riunioni con una serie di servizi condivisi, dal wi-fi alla reception. Le start up saranno seguite da un mentor, ovvero manager di imprese del territorio che le aiuteranno a crescere e ad allacciare relazioni. Sono già sulla rampa di lancio 5 moduli formativi per complessive 100 ore che saranno realizzate da consulenti, advisor, imprenditori, partner di fondi e docenti universitari: un’occasione in più per far crescere l’innovazione sul territorio.

Sono dieci le start up selezionate. Cinque sono entrate fisicamente nell’incubatore. Milky Way progetta e produce biciclette da fuoristrada e biketrial e prodotti e componenti per gli sport estremi, utilizzando per la commercializzazione una piattaforma di e-commerce integrata con un social network unico nel suo genere. Delprosens nasce invece a fine 2011 da ricercatori del Gruppo di Elettroanalisi del 
Dipartimento di Chimica dell’Università di Modena e Reggio Emilia e fornisce soluzioni per il controllo di processo e il 
rilevamento di specie chimiche nell’industria alimentare, della carta e delle fermentazioni così 
come nel trattamento di acque potabili e reflue.

R-Sens progetta e commercializza sensori di nuova generazione per l’individuazione del Gas Radon in particolare in ambienti chiusi, seconda causa accertata di tumori al polmone. Wedo Electronics cura la progettazione e realizzazione di componenti elettronici di nuova generazione per il settore dell’automation, mentre Lapsy realizza uno speciale bracciale collegato a una piattaforma software che permette la supervisione di qualsiasi tipo di impianto 
e/o macchina automatica su dispositivi mobili con sistema IOS (iPad ed iPhone) e Android.

A queste cinque start up se ne aggiungono altrettante che da subito saranno incubate virtualmente: non avranno sede a Spilamberto ma potranno ugualmente usufruire di tutti i servizi di sostegno e accelerazione. Tra queste Ecotech Industrial nasce nel dicembre 2010 con l’obiettivo di sviluppare un 
concetto innovativo di pompa e motore oleodinamico, per ridurre i consumi e aumentare la 
potenza delle trasmissioni idrostatiche. Progetto Km01 prevede la realizzazione di una smartbox intelligente finalizzata al controllo degli edifici e in particolare al controllo degli aspetti di consumo energetico.

Visual Food ha nel mirino la realizzazione di un portale e-commerce per di corsi on-line e la commercializzazione di prodotti per la realizzazione di composizioni decorative a base di cibi commestibili. SlowD lancia invece un marketplace di idee e progetti basato su una piattaforma on-line e vuole costruire un network di produttori artigianali finalizzato a realizzare una filiera per la produzione di prodotti di design Made in Italy in particolare oggetti per l’arredo a km zero.