raccolta-differenziata“È stato pari a circa 1 milione 700 mila euro il contributo Conai, relativo al territorio del Comune di Modena, ricevuto da Hera nel 2011 per i materiali ceduti ai consorzi di filiera. Tali contributi sono portati a detrazione nel Piano economico-finanziario di Hera, quindi concorrono alla riduzione di quanto pagato da cittadini e imprese”. Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Simona Arletti durante il Consiglio comunale di giovedì 18 aprile rispondendo all’interrogazione della consigliera di Modenasaluteambiente.it Sandra Poppi.

La consigliera aveva chiesto di sapere se i contributi che Hera riceve dalla cessione ai consorzi filiera Conai e ai centri di raccolta di apparecchiature elettriche ed elettroniche, provenienti dalla raccolta differenziata “sono utilizzati per ridurre la tariffa che pagano i cittadini e le imprese per raccolta differenziata e indifferenziata”. Ma l’assessore ha precisato che la cifra di 12 milioni 371 mila euro, citata nell’istanza, si riferisce al contributo ricevuto per l’intero territorio servito da Hera, non solo a quello del comune di Modena.

Arletti ha spiegato che gli investimenti di Hera per effettuare la raccolta dei rifiuti urbani e assimilati rientrano nella tariffa pagata da cittadini e imprese, infatti la normativa individua il principio della piena copertura dei costi, compresi gli eventuali investimenti realizzati dal gestore.

In sede di replica la consigliera Poppi ha rimarcato che il contributo ottenuto dalla raccolta differenziata praticata dai cittadini “va a decurtazione del piano economico finanziario di Hera e non abbassa la tariffa pagata dagli stessi cittadini”. Ha quindi sottolineato l’importanza di procedere “con la raccolta porta a porta, poiché il valore della raccolta differenziata è sì aumentato di qualche punto, ma non arriva ancora al 65 per cento previsto dalla legge, e occorre trovare metodi nuovi e meno obsoleti per incrementare la raccolta”.