Lucio-Gio-StefaniEra un successo per certi versi “annunciato”, con la vendita dei biglietti interrotta già giovedì scorso per Sold Out e con la conferma di tanti ospiti di livello. Ma il successo dello spettacolo andato in scena sabato 20 aprile al teatro Carani è stato vero e reale, quanto il coinvolgimento “totale” promesso dagli organizzatori.

In un Carani pienissimo, 2 ore e 20 di musica suonata divinamente, alternando brani commoventi (come le note del Caffè Concerto) a momenti adrenalinici (come la colonna sonora di Games of Throne o il brano “Hey Joe” cantato dall’americano Tubby Love) a momenti di ilarità pura (come la colonna sonora e gli effetti di Super Mario suonati mentre alcuni spettatori giocavano realmente, sullo schermo gigante).

Sul palco, protagonisti indiscussi della serata, i talentuosissimi Gio Stefani (chitarra) e Lucio Stefani (violino), i BiFolk.

Ad accompagnare loro e gli altri musicisti (tra i quali anche i Rio, che hanno presentato il anteprima il nuovo singolo, Terre Mosse) nei 22 brani della scaletta, una serie di profumi (da incensi ad aromi fruttati), oltre al “kit del gusto”, un box da aprire solo su indicazioni di Gio Stefani, instancabile, sul palco da primo all’ultimo secondo dell’esibilizione.

I BiFolk avevano promesso una sorpresa, a fine concerto.

Durante il brano finale, dopo i ringraziamenti di rito, i musicisti sono scesi, uno ad uno, dal palco, continuando a cantare prima nell’atrio del Teatro, poi in strada, spostandosi in piazza, insieme al pubblico che li ha accompagnati, creando una “comunione”, una “vicinanza” che ha simboleggiato l’unico dei 5 sensi non ancora chiamato in causa durante la serata, ovvero il tatto.

Grande soddisfazione per chi, da dietro le quinte, ha mosso i fili dell’evento, ovvero la Level Up Eventi, che sta già lavorando a una replica dello show, e grande soddisfazione anche per l’assessore alla cultura Claudio Corrado, che ha da subito appoggiato i BiFolk nel progetto Feel, offrendo il maggior aiuto possibile.

Applausi a scena aperta anche per i No Fence, i ragazzi disabili dell’Anffas di Sassuolo, che hanno suonato 2 brani con i BiFolk (Mason’s Apron e Morrison’s Jig).

Un Carani pieno, emozionato, sorridente.

Uno spettacolo nato dalla voglia di proporre qualcosa di diverso, di nuovo, di sperimentale, che fosse al tempo stesso un evento non “elitario” ma alla portata di tutti.

Una serie di musicisti (oltre agli Stefani, Matteo Ferrari al flauto, Alessio Borghi a tastiere e clarinetto, Alberto Paderni alla batteria, Maria Olidya Zanasi “Olly” e Pietro Casadei “Piò” ai cori, Alle Ferrari al basso, Tubby Love – chitarra e voce -, Fabio Mora – voce – e Fabio Ferraboschi “Bronski” – banjo – dei Rio, e 17 flautiste) che hanno saputo interpretare lo spirito della serata, trasmettendo e ricevendo continuamente emozioni con il pubblico, raramente così coinvolto in uno spettacolo teatrale.

In poche parole, un vero grande successo.

 

Foto: Moris Dallini