Verso le 13:00 di oggi, a Castelfranco Emilia, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato il 23enne rumeno V.L., nullafacente e senza fissa dimora. L’uomo è accusato di una rapina con lesioni personali, che aveva poco prima consumato presso un centro commerciale di Castelfranco Emilia. Qui, dopo avere riempito un intero zaino di attrezzi da lavoro trafugati dagli scaffali espositivi, aveva tentato di passare inosservato oltre le casse, ma le etichette magnetiche applicate ad alcuni articoli hanno fatto scattare l’allarme anti-tacheggio. A questo punto la responsabile delle casse, che è una donna 40enne originaria di Anzola dell’Emila ha tentato coraggiosamente di sbarrare il passo al ladro, che ha però reagito violentemente, spintonandola e colpendola con lo zaino pieno dei pesanti arnesi rubati. Dopo di ciò si è dato alla fuga appiedata in direzione via Emila Est. A causa dell’aggressione subita, la donna è poi ricorsa alle cure mediche, venendo riscontrata affetta da un trauma policontusivo giudicato guaribile in 3 giorni di prognosi.
Nel frattempo, attivati dagli stessi impiegati del centro commerciale, sul posto sono intervenuti prontamente i Carabinieri della Stazione di Castelfranco, che, dispiegatisi in pochi attimi a cinturazione dell’intera zona, sono riusciti a rintracciare e catturare il malvivente in fuga. Quando è stato bloccato l’uomo aveva già raggiunto la via Emilia Est, dove avrebbe probabilmente cercato un passaggio o da dove avrebbe tentato di dispersi nei campi circostanti.
Considerato che lo stesso non risulta svolgere alcuna attività artigianale e considerata inoltre la particolare tipologia degli attrezzi rapinati, non è escluso che tali arnesi potessero essere destinati alla commissione di furti con scasso. Si tratta infatti di un’ingente quantità di pinze, chiavi e cacciaviti, del valore complessivo di quasi 500,00 euro, che i militari dell’Arma hanno recuperato e restituito all’esercizio commerciale avente diritto. Dopo gli atti a suo carico, l’arrestato è stato ristretto nelle camere di sicurezza in attesa di processo per direttissima.