Oggi si ferma la giustizia. I magistrati tornano a incrociare le braccia contro la riforma dell’ordinamento giudiziario, che ha già ottenuto il via libera del Senato e che il 18 approderà in aula alla Camera, dopo aver incassato proprio il sì della Commissione Giustizia.

Si tratta del quarto sciopero contro quella che le toghe ritengono una vera e propria “controriforma” in contrasto con la Costituzione e punitiva nei loro confronti; un provvedimento che, accusano i magistrati, non solo non servirà a migliorare ma avrà conseguenze negative sull’ efficienza della giustizia.

La protesta è stata preceduta anche stavolta da polemiche, che si sono spinte sino all’annuncio di denunce dei magistrati che sciopereranno e dell’Associazione nazionale magistrati da parte del ministro per le Riforma Roberto Calderoli e del senatore Luigi Bobbio. Iniziative che non spaventano il sindacato delle toghe che si aspetta anche in questa occasione, come è avvenuto negli scioperi precedenti, “un’adesione alta” da parte dei colleghi.