È stato approvato mercoledì sera, 26 giugno, dal Consiglio Comunale di Pavullo, il bilancio di previsione per il 2013. A favore si sono espressi i tre gruppi di maggioranza, La Torre, Il Ponte e Unione a Sinistra, contraria l’opposizione formata da Pdl, Lega Nord e Lista Civica Mario Neri. La manovra economica, è stata illustrata dall’assessore competente Stefano Iseppi, che ha sottolineato la grande anomalia di presentare il bilancio a giugno, causata da una profonda crisi politica e di sistema. «E’ un bilancio preventivo che ci ha lungamente impegnato per trovare la giusta quadratura fra i sempre più ridotti trasferimenti dallo Stato, che sono calati quest’anno di ulteriori 560.000 euro, l’esigenza di ridurre i costi e la volontà di salvaguardare i servizi essenziali – ha detto Iseppi – . Riteniamo di aver predisposto una manovra, che pur fra mille difficoltà, cerchi di dare un segnale di fiducia a cittadini e imprese e che guardi, in modo particolare, all’esigenza secondo noi più stringente: quella del lavoro. Prevediamo, infatti, investimenti per 3.500.000 euro e contiamo di proseguire nella realizzazione dei cinque punti programmatici principali che ci siamo posti come obiettivo di legislatura. Rispetto al 2012, inoltre, c’è una riduzione di spese di 650.000 euro e un ulteriore calo dell’indebitamento. A malincuore, per chiudere il bilancio in pareggio, abbiamo dovuto porre mano alla leva fiscale. Abbiamo discusso a lungo e alla fine abbiamo deciso di intervenire sulla rimodulazione dell’addizionale Irpef, applicata nel 2012, togliendo gli scaglioni con l’impegno di reinserirli, non appena le condizioni di finanza generale ce lo consentiranno».

«Credo che al di là delle posizioni diverse, tutti abbiano compreso sia la difficoltà del momento, sia lo sforzo dell’Amministrazione nel predisporre il bilancio 2013 – commenta invece il Sindaco di Pavullo Romano Canovi -. E’ stato un lavoro molto lungo e accurato, che ha coinvolto tutti i gruppi di maggioranza, ai quali va il mio ringraziamento, in una discussione franca e costruttiva, che ha portato ad un’approvazione unanime, segno di maturità politica e di grande senso di responsabilità. Così come voglio ringraziare tutti i servizi comunali, impegnatisi con grande attenzione per cercare di ridurre al massimo le spese. Nella difficoltà, il nostro è un bilancio che, oltre a registrare una costante diminuzione del debito, il quale, rispetto al 2012, si riduce di oltre il 5%, parla di lavoro e parla al mondo del lavoro e sono sicuro che i cittadini comprenderanno le nostre scelte, anche quella più dolorosa di rimodulare l’addizionale Irpef, sulla quale ci impegniamo a riformulare gli scaglioni appena possibile. Penso anche che, guardando al futuro, un’ulteriore riduzione delle spese e una maggiore efficienza della macchina comunale, arriverà dalla costituzione dell’Unione dei Comuni, che andrà a regime nel prossimo autunno».

Dalle opposizioni, le critiche si sono concentrate principalmente sulla rimodulazione dell’addizionale Irpef e sull’eccessivo costo della macchina comunale. Alla fine, il bilancio e gli atri tre punti collegati, sono stati approvati con dieci voti favorevoli e quattro contrari.