Il Teatro delle Albe con “Pantani” è protagonista del primo appuntamento della rassegna teatrale “Dei Teatri, della Memoria”, direzione artistica di Cristina Valenti, nel Giardino della Memoria antistante il Museo per la Memoria di Ustica (Parco della Zucca, via di Saliceto 3/22) a Bologna, mercoledì 3 luglio alle ore 21.30 (ingresso libero fino ad esaurimento posti). La rassegna teatrale, giunta alla sua V edizione, fa parte di “Arte Memoria Viva – Dalla verità alla storia”, il programma di iniziative promosse dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica in occasione del XXXIII Anniversario della Strage, inserite nel cartellone di bè bolognaestate 2013.
PANTANI è lo spettacolo che il Teatro delle Albe dedica allo “scalatore che veniva dal mare”, figura del ciclismo prima mitica poi infangata, attorno alla quale il regista Marco Martinelli costruisce un rito antico, dove una folla di persone è chiamata a evocare le memorie dell’eroe e delle sue imprese per affermare un anelito di giustizia.
Il testo di Martinelli– interpretato in scena da Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Francesco Mormino, Laura Redaelli, Simone Zanchini – costruisce un affresco sull’Italia degli ultimi trent’anni, l’enigma di una società malata di delirio televisivo e mediatico, affannata a creare dal nulla e distruggere quotidianamente i suoi divi di plastica, ma anche capace di mettere alla gogna i suoi eroi di carne, veri, come Marco Pantani da Cesenatico, lo scalatore che veniva dal mare.
14 febbraio 2004: Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini. Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio, rivelatesi poi infondate, lo hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata. Tra il campione adulato, l’icona di chi ha fatto rinascere il ciclismo come sport dell’impresa e della fantasia, e il morto di Rimini, che giaceva in mezzo alla cocaina nei panni di un vagabondo, vi è tutta la complessità di un’epoca al tempo stesso sublime e crudele che si esercita senza pudore. Senza vergogna.
La scrittura di Marco Martinelli, dopo quel Rumore di acque capace di trasfigurare in grottesca e malinconica poesia la cronaca tragica dei barconi alla deriva nel Mediterraneo, affonda nelle viscere dei nostri giorni e della società di massa che chiede sacrifici e capri espiatori: attorno alle figure di Tonina e Paolo, i genitori di Marco, che ancora oggi stanno chiedendo giustizia per la memoria infangata del figlio, Martinelli mette in scena una veglia funebre e onirica, affollata di personaggi, che come un rito antico ripercorre le imprese luminose dell’eroe. I genitori di Marco, figure archetipiche di una Romagna anarchica e carnale, sono sospese come l’Antigone di Sofocle davanti al cadavere insepolto dell’amato: cercano verità, e non avranno pace finché non l’avranno ottenuta.
“Non lo so quello che è successo a Madonna di Campiglio, ma scoprirò la verità. Pagherò se c’è bisogno, ma lo verrò a sapere, perché è là che gli è piombata addosso la vergogna, e di quello è morto”. (Tonina Belletti)
PANTANI
ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari
con Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Francesco Mormino, Laura Redaelli, Simone Zanchini
in video Pino Roncucci
incursione scenica Francesco Catacchio, Fagio
itinerari in Romagna Luigi Dadina
fisarmonica e composizione musiche Simone Zanchini
cante romagnole Michela Marangoni, Laura Redaelli
ideazione spazio scenico Alessandro Panzavolta-Orthographe
ideazione e realizzazione elementi di scena Fabio Ceroni, Enrico Isola, Danilo Maniscalco, Ermanna Montanari
montaggio ed elaborazione video Alessandro e Francesco Tedde – Black Box Film
costumi Teatro delle Albe
direzione tecnica Enrico Isola
tecnico luci e video Francesco Catacchio
tecnico suono Fagio
diapositive Olycom/Publifoto, Olycom/Daniele Venturelli, Olycom/Arnaldo Magnani, Lauro Bordin
regia Marco Martinelli
coproduzione Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, le manège.mons – Scène Transfrontalière de création et de diffusion asbl
Sito: http://www.teatrodellealbe.com/index2.htm
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. In caso di maltempo lo spettacolo slitta a giovedì 4 luglio
VISITARE IL MUSEO PER LA MEMORIA DI USTICA:
Dal 27 giugno al 2 settembre: orario di apertura, dal venerdì alla domenica, dalle h 17.00 alle h 22.00.
In occasione degli eventi del Giardino della Memoria, il Museo rimarrà aperto dalle h 17.00 fino alle h 24.00.
ARTE MEMORIA VIVA è un progetto di: Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e Museo per la Memoria di Ustica. Con il sostegno di: Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, Assemblea Legislativa della Regione Sicilia, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, MAMbo, Quartiere Navile, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna. Main sponsor: Gruppo Unipol. Con il patrocinio del Dipartimento delle Arti e del Dipartimento di Italianistica dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. In collaborazione con Associazione Scenario, Cronopios, Officina Immagine, Akamu. Si ringrazia Lega Coop Bologna, TPER.
Info: Cronopios T.051.224420 – info@cronopios.it
Programma e materiali stampa nei siti: www.ilgiardinodellamemoria.it – www.bolognaestate.it